
Medici del Niguarda
Milano, 20 aprile 2020 - Chiusa per "calo di pazienti" all’ospedale Niguarda di Milano una delle 5 terapie intensive dedicate solo ai malati Covid negli ultimi due mesi. Una prima buona notizia che entusiasma i cuori di medici e operatori sanitari, i quali si mostrano entusiasti in un video pubblicato su Facebook mentre salutano dagli spazi ora liberi per "ripartire", l’esortazione che compare all’inizio del filmato, al grido di #forzaniguarda, l’hashtag diffuso sul web. Una gioia che però non deve far abbassare la guardia, perché il virus è imprevedibile.
"Il calo degli ultimi giorni di nuovi pazienti positivi – è il messaggio pubblicato sulla pagina social dell’ospedale, Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda - ci ha permesso di chiudere una delle 5 terapie intensive che in questi due mesi abbiamo dovuto aprire per l’assistenza dei malati Covid: 27 posti letto che hanno accolto pazienti in condizioni gravissime a causa del virus sono ormai vuoti. Adesso il reparto verrà riorganizzato e sanificato per poter ripartire". Alla fine del video è evidente "la gioia di chi, negli ultimi 50 giorni, ha lavorato in questo reparto con tantissima dedizione, professionalità, responsabilità e sensibilità… grazie!". Il post ha suscitato quasi 1.500 reazioni, tra like e cuori. Anche se "questo è un piccolo passo, ma importantissimo", e anche se "l’emergenza non è terminata e n on possiamo assolutamente abbassare la guardia".
Anche se, per fortuna, rallentano i contagi in Lombardia e diminuisce il numero dei deceduti: i positivi registrati ieri sono stati 856 (portando il numero a 66.236). I morti sono 163 contro i 199 di sabato. In diminuzione anche i ricoveri in terapia intensiva (-25, sabato -24) mentre cresce il numero dei ricoveri non in terapia intensiva (+300). Facciamo un passo indietro: al Niguarda, all’inizio dell’emergenza, erano stati messi a disposizione 75 posti letto di terapia intensiva destinati ai malati di Coronavirus, più altri 25 dedicati alle altre emergenze di altro tipo. In tutto questo periodo sono infatti proseguiti i trapianti (21 in totale), sono stati effettuati 250 interventi chirurgici oncologici e sono stati seguiti 440 pazienti per urgenze, considerando traumi e ictus.
Negli ultimi giorni, il calo di pazienti Covid "lento ma costante", spiegano dall’ospedale, ha consentito di liberare il primo dei 5 reparti, che è stato svuotato venerdì e sanificato sabato.