
Luigi Roni
Milano, 27 marzo 2020 - Per quarant'anni Luigi Roni ha fatto parte della famiglia della Scala. E così, come uno di famiglia, la Scala ha voluto ricordare il basso morto oggi per coronavirus. In una nota il teatro lo «ricorda con affetto e gratitudine».
Il suo debutto risale al 1968 quando con la sua 'voce imponente' interpreta la parte di Tiresia in Oedipus Rex di Stravinskij diretto da Claudio Abbado. E' solo l'inizio di una lunga e intesa collaborazione: nel 1970 è Alfonso in Lucrezia Borgia accanto a Montserrat Caballé e Leyla Gencer, nel 1972 Fiesco in Simon Boccanegra diretto da Nino Verchi e Re in Aida diretto da Abbado; il 7 dicembre è Samuel nel Ballo diretto da Gianandrea Gavazzeni. Fra le sue interpretazioni il 7 dicembre 1976 c'è quella di Lodovico in Otello con Kleiber sul podio, il 7 dicembre 1977 è un Frate in Don Carlo diretto da Abbado. Ma lavora con tutti i grandi maestri, incluso Riccardo Muti.
La sua ultima partecipazione a uno spettacolo scaligero è la parte del Talpa nel Tabarro diretto da Riccardo Chailly nel 2008, a quarant'anni esatti dal debutto