Milano, 3 marzo 2020 - "Grazie alla comunità cinese". Parola dell’assessore regionale al Bilancio, Davide Caparini, che ieri pubblicamente ha voluto rendere onore all’Unione generale delle scuole di lingua cinese di Milano, che "hanno donato – ha svelato Caparini – ai nostri ospedali 30mila mascherine chirurgiche a quattro strati e altrettante paia di guanti monouso, e 600 mascherine Ffp3 e 400 Ffp2 (le mascherine con filtro che ormai scarseggiano in tutta Europa, e la Regione nei giorni scorsi ha inseguito fino a Istanbul, in Turchia, ndr)".
Un gran bel gesto, quello dell’Unione generale delle scuole di lingua cinese, nata nel 2018 a Milano "con l’obiettivo di dare un supporto concreto ai bambini delle diverse nazionalità presenti sul territorio italiano per avviarli allo svolgimento, la diffusione e pratica delle attività sportive; organizzare attività didattiche e culturali, quali a titolo esemplificativo veri e propri corsi di studio di lingua italiana, cinese, inglese, francese; organizzare attività ricreative per tutti i soci, quali viaggi, campus, giornate di sport". E ieri a Chinatown l’Unione delle Donne Cinesi in Lombardia, in partnership con “Il Filo di Seta”, ha donato 2.300 mascherine chirurgiche (di cui 2.000 usa e getta e 300 lavabili) al Comitato Regionale Lombardia della Croce Rossa Italiana. "È una delle iniziative a cui stiamo lavorando i questi giorni così complessi e che dimostra un sentire comune a tutti – dice Emanuela Troisi, direttore de “Il Filo di Seta” – È importantissimo non abdicare al “potere della malattia”". Solidarietà anche dalla comunità buddista di Prato che ha donato 30mila mascherine al Niguarda.
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