ANDREA GIANNI
Cronaca

Coronavirus, scuole chiuse ma centri disabili aperti: operatori al lavoro senza protezioni

La denuncia del dipendente di una cooperativa e del sindacato Adl Cobas che scrive alla Regione Lombardia

Il dipendente della cooperativa che opere nei centri disabili

Milano, 26 febbraio 2020 - Scuole chiuse, centri per disabili aperti nella maggior parte dei Comuni e operatori al lavoro "senza dispositivi di protezione". Una situazione denunciata dal dipendente di una cooperativa e dal sindacato Adl Cobas, che ha scritto una lettera al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e all'assessore al Welfare Giulio Gallera.

"Una dimenticanza o un vulnus legislativo - si legge nella lettera - mette in pericolo gli operatori e gli ospiti dei centri diurni per disabili. Con la chiusura delle scuole non sono stati inseriti i cdd,cse,sfa,diurni dedicati ai disabili e conseguenti trasporti con mezzi attrezzati che vanno a portare questi utenti nelle varie attività giornaliere da casa". Nell'emergenza coronavirus è stato lasciato campo libero ai Comuni con una situazione a macchia di leopardo in Lombardia, tra chiusure e centri che invece restano aperti, come a Milano. Gli operatori, denuncia il sindacato, lavorano senza dispositivi di protezione o "con al massimo, guantini, sacchettino e mascherina solo da mettere a chi sta male e non per gli operatori". Chiedono quindi la "chiusura immediata e  temporanea delle attività in questi centri,  per tutelare gli ospiti, garantendo  il salario ai dipendenti delle cooperative".