Coronavirus, videolezioni sotto attacco: piattaforme out

Si moltiplicano le incursioni degli hacker per disturbare la didattica a distanza. Presentate diverse denunce, la polizia postale è già al lavoro

videolezioni

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Milano, 10 aprile 2020 - Le piattaforme on line per la didattica a distanza sono sotto attacco degli hacker. Come se non bastasse il periodo già complicato della pandemia, a rendere ancora più arduo connettere insegnanti e ragazzi arrivano pure le incursioni dei pirati del web: da mercoledì sera e per tutta la mattinata di ieri, il registro elettronico gestito da Axios, che contiene anche le piattaforme “Collabora” e “Impari” per le videolezioni on line, è rimasto fuori uso. Già nei giorni scorsi c’erano stati attacchi informatici su “Impari” segnalati da molte scuole.

Non solo: come riportato ieri su queste pagine, durante le lezioni via web non sono rare le invasioni di estranei che postano video osceni o violenti, oppure lanciano insulti. Su Telegram, servizio di messaggistica istantanea, sono addirittura stati creati gruppi ad hoc (come “Invadiamo video lezioni”) in cui adolescenti si accordano per disturbare la didattica a distanza di altre classi scambiandosi le password per accedere alle aule virtuali. Un fenomeno che ha portato a un’escalation di casi di cyberbullismo nei confronti non solo dei ragazzi, ma anche dei professori, come denunciato dalla Fondazione Carolina onlus che ha ricevuto solo a marzo 278 segnalazioni da tutta Italia (la media mensile è di circa 50), una sessantina in Lombardia.

Axios Italia ieri mattina ha spiegato sul sito come mai le piattaforme fossero inaccessibili: "Da questa notte la nostra struttura è continuamente vessata da attacchi informatici (tipo DDoS) da parte di hacker. I nostri sistemi sono sicuri, ma l`enorme numero di accessi fraudolenti blocca il regolare accesso ai servizi. Tutte le nostre forze al momento sono in campo per ripristinare al più presto il servizio. Stiamo inoltre preparando regolare denuncia alla polizia postale. Confidiamo di ripristinare la situazione al più presto". La polizia postale è al lavoro in diverse città anche sulle intrusioni verificatesi durante lezioni on line sulle piattaforme utilizzate da docenti e studenti per la scuola digitale. Sul gruppo “Invadiamo video lezioni” si spiega come “trollare” la didattica a distanza: "Se hai un link per la videolezione mandalo!", l’esortazione.

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