Coronavirus, primi casi in Comune e Città metropolitana

Due dipendenti pubblici contagiati. In quarantena solo i colleghi che lavoravano a stretto contatto: gli uffici restano aperti

Palazzo Marino

Palazzo Marino

Milano, 4 marzo 2020 - Dal 17 febbraio è assente dal lavoro, prima a casa in malattia e poi ricoverato all’ospedale San Matteo di Pavia. Un dipendente di Palazzo Marino è risultato "positivo", sarebbe il primo contagiato dal coronavirus tra gli impiegati comunali. Lavora nel settore Urbanistica, nella sede di via Pirelli 30, a pochi passi dalla stazione Centrale.

«Hanno messo in quarantena solo la collega che è con lui in ufficio – spiega un collega – mentre per noi il lavoro prosegue regolarmente. Hanno detto che non dovrebbero esserci problemi, ma di seguire comunque tutte le precauzioni e rispettare la distanza di sicurezza. Ci hanno avvisati tardi e si sono mossi in ritardo, la nostra salute va tutelata". Nei prossimi giorni dovrebbe terminare l’installazione di barriere in plexiglass, negli uffici aperti al pubblico di tutte le sedi, per proteggere impiegati e utenti. La posizione ufficiale di Palazzo Marino di fronte al primo caso di dipendente municipale risultato positivo al coronavirus è la seguente: "Il Comune, in quanto datore di lavoro, non è tenuto a raccogliere informazioni sui dipendenti, ma a indirizzare le segnalazioni ricevute ai corretti canali: operatori sanitari e Protezione civile". Una formula per non confermare, ma neppure per smentire.

Da Palazzo Marino a Palazzo Isimbardi. Ieri, infatti, è stato segnalato il primo contagio da coronavirus anche tra i dipendenti della Città metropolitana. A quanto si apprende, infatti, una lavoratrice degli uffici di viale Piceno è positiva ed è in quarantena in uno dei Comuni della zona rossa nel Basso lodigiano, dove vive. Anche il padre della dipendente – riferiscono i suoi colleghi – ha contratto il coronavirus ed è morto lunedì sera. I vertici della Città metropolitana hanno deciso di mettere in quarantena solo i colleghi che lavoravano a stretto contatto con la contagiata. Gli altri dipendenti di viale Piceno sono rimasti al lavoro. Il consigliere di FI Alessandro De Chirico, intanto, incita la Giunta di Palazzo Marino a fare di più per tutelare i dipendenti comunali: "Sala nel discorso in Consiglio ha detto che ci sono 500 dipendenti abilitati al telelavoro. Il 3% del totale. Un po’ pochini. Nella mozione da me protocollata per mettere in atto i primi provvedimenti per far fronte all’emergenza ci sono anche l’acquisto di mascherine e igienizzanti da distribuire ai lavoratori che hanno a che fare con il pubblico". Il Comune, intanto, ha appena stanziato 20 mila euro per le vaccinazione dei propri dipendenti nel 2020.

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