REDAZIONE MILANO

Coronavirus, due canoisti in quarantena al PalaCus Idroscalo

Filippo Vincenzi e Giulio Bernocchi sono di Cremona, una delle zone più colpite dall'epidemia: "Siamo in una situazione privilegiata, viviamo in una sorta di bolla"

Canoisti in quarantena al centro Cus Idroscalo a Milano

Milano, 7 aprile 2020 - Due sportivi in quarantena per il coronavirus da soli all'interno del PalaCUS Idroscalo, la sede del Cus di Milano, dall'ultima settimana di febbraio. Si tratta di Filippo Vincenzi e Giulio Bernocchi, atleti del CUS Milano Canoa e studenti del Politecnico. Il primo è un maratoneta senior, mentre il secondo fa parte della Nazionale U23 di velocità.

"L'inizio di questa emergenza sanitaria - raccontano i due atleti -, l'abbiamo vissuta in un modo molto diverso. Avevamo un ritiro con la società vicino Roma, a Sabaudia, quando è scoppiato tutto. E' stato poco prima che noi partissimo per tornare indietro, abbiamo quindi vissuto i primi momenti da lontano. Questo ci ha però permesso di ragionare e capire che rimanere fissi al PalaCUS fosse la decisione migliore: ci aspettavamo che la struttura sarebbe stata chiusa al pubblico e che la situazione sarebbe peggiorata. Abbiamo vissuto questa situazione con consapevolezza, la cosa migliore da fare era non mettere a rischio famigliari e noi stessi. Rimanere 'isolati' al PalaCUS sembrava la soluzione più sicuro piuttosto che tornare a casa".

Le famiglie dei due atleti - racconta Cus Milano riportando la loro storia - vivono a Cremona una delle zone più colpite all'inizio dell'epidemia. Scegliere quindi di passare la quarantena all'interno di un centro sportivo è alquanto insolito, ma i due ragazzi assicurano: "Siamo in una situazione privilegiata, viviamo in una sorta di bolla qui dentro. E' una realtà un po' parallela, lontani dai pericoli, consapevoli dei problemi, ma al sicuro". I due atleti alloggiano nella foresteria della struttura, al secondo piano della palestra, ricavata dagli spogliatoi. "E' un piccolo appartamento, con una stanza ristoro con cucina, televisione e un secondo ambiente con i due letti per riposare e le scrivanie per studiare".