Coronavirus, Fontana: "Sacrifici necessari per ripartire solo così sconfiggeremo il virus"

La nuova stretta decisa dal Governo chiesta dal governatore Attilio Fontana e dai sindaci lombardi. Confindustria: "Decisioni che meritano rispetto"

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Milano, 12 marzo 2020 - «Ha prevalso il buon senso. Il Coronavirus si può contrastare solo con misure rigorose. Sono certo che non solo i lombardi, ma tutti gli italiani, valuteranno positivamente questo provvedimento. Con la consapevolezza che i sacrifici di oggi sono necessari per ripartire più forti domani". Così Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, commenta l’inasprimento delle misure di contenimento del virus da parte del Governo. Una stretta annunciata ieri sera dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso di una diretta Facebook e valido per i prossimi 15 giorni. Un inasprimento chiesto a gran voce da Fontana e dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, con l’obiettivo di preservare la tenuta del sistema sanitario, già sotto stress soprattutto per quel che riguarda i posti letto nei reparti di terapia intensiva.

" L’unica medicina – hanno scandito a più riprese Fontana e Gallera – è la riduzione del contagio attraverso la riduzione delle situazioni che possono favorire la trasmissione del virus". Da qui le richieste avanzate da Palazzo Lombardia e condivise da tutti i sindaci delle città capoluogo lombarde. Tre quelle principali, tra le tante altre: la chiusura 24 ore su 24 di tutti i negozi, i centri commerciali, gli esercizi pubblici e le attività artigianali. Unica eccezione per le attività che vendono beni di prima necessità: alimentari e farmaci. Una richiesta, questa, che Conte, ieri sera, ha fatto sapere di aver recepito e che non sarà limitata solo alla Lombardia ma a tutto il Paese. Attenzione, però: alla lista delle attività che potranno rimanere aperte vanno aggiunte le tabaccherie e le edicole.

La seconda richiesta partita dalla Lombardia era una riduzione, se non addirittura un blocco, del trasporto pubblico locale. Su questo punto si è scelta una soluzione pragmatica: già nei giorni scorsi alcune aziende hanno deciso autonamente di ridurre il servizio a causa della drastica riduzione dei passeggeri, il Governo esorta quindi a garantire il servizio ma di rimodularlo: Trenord ha già ridotto le corse e altrettanto farà Atm a Milano. Terza richiesta il blocco della produzione industriale. In questo caso il decreto raccomanderà alle aziende di ricorrere al lavoro agile e imporrà a chi non potrà o non vorrà ricorrervi l’adozione di misure di prevenzione. "La decisione del presidente Conte merita rispetto e gratitudine per il grande senso di responsabilità e di equilibrio dimostrato", la valutazione del presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti.  

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