
Coppie gay, sindaci in campo "Incontro urgente con Meloni Sì ai certificati di due mamme"
di Massimiliano Mingoia
Pressing sulla premier Giorgia Meloni e almeno parziale disobbedienza civile. I sindaci Giuseppe Sala (Milano), Roberto Gualtieri (Roma), Gaetano Manfredi (Napoli), Stefano Lorusso (Torino), Matteo Lepore (Bologna), Dario Nardella (Firenze) e Antonio Decaro (Bari) ieri si sono riuniti per discutere della vietata trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali (formate dunque da persone dello stesso sesso) decisa da una sentenza della Corte di Cassazione, da un parere del ministero dell’Interno e, nel caso milanese, da una circolare del prefetto Renato Saccone inviata a Sala lo scorso 13 marzo.
"Siamo pronti a discutere di questo con il Parlamento e con il Governo – scrivono i sette primi cittadini in una nota –. Chiediamo quindi un incontro urgente con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi". E ancora: "Nell’attesa di una legge, noi sindaci ribadiamo la volontà di agire collettivamente nell’esclusivo interesse dei minori, procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri, chiaramente esclusa dalla legge. Su questo punto riteniamo, infatti, che l’indirizzo della giurisprudenza sia già molto chiaro in Italia e in Europa". La nota, inoltre, anticipa che "nelle prossime ore il sindaco Sala sarà Bruxelles dove rappresenterà le nostre posizioni. E noi saremo a Torino il 12 maggio per ribadire le nostre posizioni comuni".
I sette sindaci “ribelli’’, inoltre, sottolineano: "Consideriamo fondamentale contrastare ogni discriminazione e garantire pienamente i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali, e sentiamo forte la necessità di azioni comuni che vogliamo condividere con i Sindaci di ogni orientamento politico. I principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona devono guidare il Legislatore verso alcuni passi non più rinviabili quali: il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali; il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali".