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Coppia dell'acido, teste: "Martina era appostata con Magnani"

La giornata di oggi è stata dedicata alle testimonianze di numerosi investigatori sull'episodio della tentata aggressione ai danni di Giuliano Carparelli. Nella prossima udienza potrebbe essere sentito il padre di Barbini, unod ei giovani sfigurati con l'acido

Alexander Boettcher e Martina Levato quando vennero arrestati

Milano, 21 ottobre 2015 -  Alexander Boettcher non si è presentato in aula stamani. I suoi difensori, infatti, hanno spiegato che il broker, già condannato conMartina Levato a 14 anni di carcere per il blitz ai danni di Pietro Barbini, ha preferito rimanere a San Vittore perché influenzato.

La giornata di oggi è dedicata alle testimonianze di numerosi investigatori chiamati dal pm di Milano Marcello Musso a deporre, in particolare, sull'episodio della tentata aggressione ai danni di Giuliano Carparelli, il giovane che riuscì a proteggersi da un lancio di acido aprendo un ombrello il 15 novembre 2014.  Il processo è stato aggiornato al prossimo 9 novembre quando, tra gli altri, potrebbe essere sentito il padre di Pietro Barbini, uno dei due giovani sfigurati con l'acido. Nell'udienza del 23 novembre, invece, potrebbe essere ascoltato proprio Pietro, ma dipenderà dalle scelte processuali delle parti.

 

PORTINAIA: "VISTO ALEX E MARTINA" - Alexander Boettcher e Martina Levato  sono stati riconosciuti dalla portinaia del palazzo dove vive Giuliano Carparelli, giovane che riuscì a salvarsi da un' aggressione con l'acido, come i due giovani che erano "appostati" sotto lo stabile "domenica 23 novembre 2014". Alcuni giorni dopo il fallito blitz contro il ragazzo. La donna, testimoniando e rispondendo alle domande del pm Marcello Musso, ha riconosciuto la cosiddetta 'coppia diabolica' da alcune fotografie. La portinaia ha raccontato di aver visto quella domenica per tutto il pomeriggio "una macchina appostata con due persone a bordo, era una Fiat 600 bianca e ho preso la targa, c'era stata anche la sera prima e anche due inquiline del palazzo mi hanno detto di averla vista". La testimone ha spiegato anche di aver chiamato la polizia "che è arrivata dopo un'ora quando la macchina poi se ne era andata". Secondo la testimone, le due persone a bordo dell'auto, "erano travestite, la donna sicuramente indossava una parrucca, mentre il ragazzo aveva i capelli gonfi e neri". La donna ha raccontato anche che Carparelli gli aveva detto subito dell'aggressione fortunatamente sventata.

VICINA: "MARTINA ERA CON MAGNANI" - Un'inquilina del palazzo dove vive Giuliano Carparelli ha invece sostenuto che la persona appostata in auto con Martina Levato davanti a casa del ragazzo, il 22 e il 23 novembre 2014, sarebbe stata Andrea Magnani, presunto complice della coppia, e non il broker. La testimone, in sostanza, ha spiegato che, dopo aver visto le foto della cosiddetta 'banda dell'acido' sui giornali, si è convinta che la persona che aveva notato sotto il palazzo in via Nino Bixio somigliasse più a Magnani che a Boettcher. Quando, però, le sono state mostrate alcune foto in aula la donna ha riconosciuto il broker e non il presunto complice. Nel processo è stata ascoltata anche la sorella della testimone, anche lei inquilina del palazzo, e quest'ultima ha riconosciuto Alex e Martina come le persone appostate in auto. La stessa cosa aveva fatto un'altra testimone, la portinaia dello stabile.