
Una galassia di 1600 cooperative sociali in Lombardia, tra cui 1.464 aderenti ad Alleanza delle Cooperative Lombardia Welfare (Confcooperative, Legacoop, Agci) che occupano 78.764 operatori, per 3,8 miliardi di fatturato e un numero di soci pari a 126.268. Numeri che raccontano un mondo al centro, venerdì, dell’evento “Il futuro la nostra passione“ per i trent’anni dall’approvazione della legge 3811991, che sancisce la nascita della cooperazione sociale in Italia. Oggi la cooperazione sociale è un pilastro del welfare lombardo: due su tre servizi alla disabilità sono svolti da cooperative sociali È lombardo uno dei primissimi progetti nazionali sul “dopo di noi“, con la cooperativa Come NOI che nel 2013 ha avviato il progetto pilota A Casa Mia, percorso che ha anticipato il dettato normativo della legge 1122016. La Lombardia è la prima regione per numero di cooperative sociali di tipo B, 578, che si occupano di inserimento lavorativo. Record che riguarda anche il numero di collocazioni di persone con svantaggio: 5.900, sul totale dei 16 mila dipendenti assunti. Tra questi 4.300 invalidi psicofisici, 550 soggetti in trattamento psichiatrico, 20 minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, 400 detenuti ammessi alle misure alternative, 630 tossicodipendenti e alcoldipendenti.
Il 12% delle Rsa lombarde e oltre il 50% di residenze per disabili sono cooperative. Così come il 50% delle strutture che si occupano di dipendenze in Lombardia, mentre il 40% dei nidi privati è gestito in Lombardia da coop sociali. "La cooperazione ha contribuito in maniera imprescindibile all’economia di questa regione – spiega Valeria Negrini, presidente Alleanza Cooperative Lombardia Welfare – garantendo uno sviluppo più solidale e più equo".