Coop e frode fiscale Si apre il processo

Via al processo contro l’ultima cooperativa "volante" alla Beretta, lo storico salumificio di Trezzo sotto inchiesta a Milano per frode fiscale. Secondo l’accusa, dal 2015 l’azienda avrebbe fatto ricorso alla manodopera esternalizzata a società che non pagavano contributi e altre imposte finendo per aggirare l’erario e non versare l’Iva. Slai Cobas ha portato in tribunale la società che aveva sotto contratto una sessantina di operaie, una decina delle quali, adesso, chiede l’assunzione diretta al colosso degli insaccati. Il risvolto sindacale si aggiunge a quello giudiziario. Ad aprile le fiamme gialle avevano sequestrato 4 milioni al marchio dell’agroalimentare e altri 9 alle coop che sarebbero coinvolte nel sistema. Da tempo il sindacato è al fianco delle lavoratrici dello stabilimento trezzese, quartiere generale del gruppo nato a Barzanò con 1.350 dipendenti, 750 milioni di fatturato su 20 mercati e tre fabbriche anche negli Stati Uniti e una in Cina, che si è messo subito a disposizione dei magistrati "per fare chiarezza sulla vicenda. Abbiamo sempre operato correttamente". Ora il primo processo, quello sul fronte lavoro, con la richiesta "dello stesso trattamento salariale e delle stesse condizioni degli interni". L’1 febbraio durante uno sciopero 38 addette hanno anche parlato "di problemi di salute legati all’attività". Bar.Cal.

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