Controlli negli alloggi popolari Troppi inquilini non pagano l’affitto

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Residenze abitative pubbliche nel mirino dell’Amministrazione che intende mettere fine alla elevata morosità che si trascina da tempo sui pagamenti degli affitti. Sono 112 le case comunali assegnate, tre ancora da assegnare, e ben 99 abitate da inquilini che hanno un affitto arretrato da versare. Si parte da un minimo di cinquemila euro fino a 46mila euro da sanare. Sono soltanto in dieci gli utenti regolari nei versamenti dell’affitto. "Penso si debba voltare pagina sugli arretrati degli affitti delle abitazioni comunali - così Andrea Savino, assessore ai Servizi abitativi pubblici -. L’Amministrazione non è sorda alle necessità dei cittadini in difficolta, ma non è più disposta a rimanere inerte nei confronti di chi decide arbitrariamente di non versare l’affitto". Il totale del gettito non incassato nelle casse comunali per il periodo 2015-2020 ammonta a 390.502,24 euro, dei quali 84.371,55 recuperati successivamente, ma di quel periodo restano ancora da incassare di 306.130,65 euro. Per l’anno 2021 i denari recuperati sono stati pari a 100.599,13 su un arretrato di 127.539,40 mentre nei primi nove mesi del 2022 la morosità si attesta a 106.730 dei quali 56.200 recuperati dopo solleciti da parte del Comune. I dati riportati si riferiscono alla tabella comunale datata 15 settembre 2022. "A breve riprenderò a fare le riunioni condominiali - conclude l’assessore e vicesindaco Andrea Savino -. È mia intenzione inoltre coinvolgere maggiormente tutti gli organismi comunali preposti al controllo e gestione delle abitazioni comunali per far sentire maggiormente la presenza dell’ente ai cittadini assegnatari". Dito puntato proprio sull’assenza del Comune nella gestione delle residenze pubbliche. "Occorrerebbe più presenza e controllo da parte dell’ente - testimonia chi vive nelle case comunali -. Dalla mancanza delle manutenzioni al rispetto delle regole il Comune da queste parti è da sempre latitante. L’assessore sta provando a mettere ordine, ma al momento nulla è cambiato, tutto è ancora come prima con alcuni inquilini che ritengono di fare ciò che vogliono soprattutto nel rispetto delle regole condominiali. Atteggiamento che crea non pochi disagi a chi come me e la mia famiglia vive nelle abitazioni del Comune".

Stefano Dati

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