
Conto salato in tutta la Lombardia Danni verso i 100 milioni di euro
di Giambattista
Anastasio
Oltre 41 milioni di euro: a tanto ammontano i danni provocati dal maltempo in Lombardia nell’ultimo mese secondo una stima – ancora parziale – della Regione. Una cifra comunicata ieri al Governo e alla Protezione Civile nella richiesta dello stato d’emergenza. Nel frattempo è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a incontrare il governatore lombardo, Attilio Fontana, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, assicurando loro l’appoggio del Quirinale e sottolineando la necessità di "fare di più" in fatto di ambiente. È accaduto al centro congressi MiCo, prima dell’inaugurazione dei mondiali di scherma. Un supporto decisamente gradito dopo una giornata complicata. Altre potrebbero seguire ma si inizia a tirare le somme.
"Ad oggi – si legge nella richiesta inviata da Fontana a Palazzo Chigi – risulta una prima stima di oltre 41,4 milioni di euro, di cui 24,7 milioni per il comparto pubblico, e 16,7 per il comparto privato, ma mancano ancora le segnalazioni degli eventi degli ultimi giorni e di quelli in corso". Ecco perché lo stesso Fontana e l’assessore regionale alla Sicurezza e alla Protezione civile, Romano La Russa, già in matinata, a margine della seduta di Consiglio, avevano fatto sapere che la stima dei danni potrebbe salire "oltre i cento milioni".
La scansione, per ora, è quella ricostruita di nuovo dalla Regione, la medesima inviata al Governo: "Per il periodo dal 3 al 7 luglio risultano particolarmente colpite le province di Bergamo, Como, Lecco e Mantova, e in misura minore anche le province di Brescia, Monza Brianza, Città Metropolitana di Milano e Varese. I danni sono stimati in 19,5 milioni di euro, di cui 12 relativi al comparto pubblico e 7,5 per danni a privati ed attività economiche e produttive. Per il secondo periodo, dall’11 al 14 luglio, risultano particolarmente colpite le province di Brescia, Como e Varese, e in misura minore anche le province di Bergamo, Lecco e Sondrio. I danni sono stimati in 21,9 milioni, di cui 12,7 relativi al comparto pubblico e 9,2 per danni a privati ed attività economiche e produttive". Infine il terzo periodo: "Dal 15 al 21 luglio, particolarmente colpiti risultano i territori della Città Metropolitana di Milano, delle province di Monza Brianza, Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova. I Comuni stanno caricando i dati sul sistema regionale e sono in corso i sopralluoghi per verificare le segnalazioni".
A questi si aggiungerà presto anche il Comune di Milano: "Nelle prossime ore ci concentreremo sulla conta dei danni. Questo per portare avanti le dovute istanze e poter accedere ai fondi regionali e statali che saranno messi a disposizione per questa calamità", fa sapere Sala nel pomeriggio. In mattinata il sindaco aveva espresso, invece, tutta la sua preoccupazione e lanciato un monito a quanti minimizzano il tema del cambiamento climatico: "Ho visto nella mia vita passare 65 estati e quello che sto vedendo ora non è normale, non possiamo più negarlo, il cambiamento climatico sta modificando la nostra vita. Non possiamo semplicemente fare finta di niente e soprattutto non possiamo non fare nulla. Anche Milano deve fare la sua parte e la farà". "Il nubifragio che ha colpito la Lombardia – gli farà eco Fontana qualche ora più tardi – penso possa ritenersi il più intenso da parecchi decenni". Per una volta d’accordo, il primo cittadino e il governatore, su un tema, quale quello ambientale che, fin qui, d’accordo li ha visti poco. Da qui l’affondo di Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd al Pirellone, che ricorda: "Fontana a Bruxelles si lamenta delle politiche sulla crisi climatica fatte dall’Europa. Allora bisogna che ci si metta d’accordo". E, specularmente, gli attacchi del centrodestra alla Giunta Sala sulla manutenzione degli alberi in città, "carente" secondo le opposizioni.