REDAZIONE MILANO

Continua la saga del graffitaro che sfregia i treni

"Ora non ridi più". La scritta in bianco e nero a caratteri cubitali è comparsa su un treno della linea S5. Opera di un writer misterioso che ha colpito ancora. Sì, perché con tutta probabilità è lo stesso che già durante la prima ondata di emergenza si era distinto per i suoi attacchi d’arte (abusivi) sui convogli Trenord, sempre a tema Covid: prima il messaggio "Coronavirus", poi "Ve l’avevo detto". Stesso stile, stessi colori, stesse forme rotonde. Uguali anche certe venature rosse che sembrano incastrarsi nelle lettere. Per questo il primo pensiero sia che si tratti della stessa mano. Ora compare anche la scritta rossa "Game over", chiaro riferimento alle ultime misure prese per contrastare la pandemia. L’immagine della "terza parte" è stata pubblicata tre giorni fa, alla vigilia del secondo lockdown, sulla pagina Instagram graffiti_milano, corredata dalla didascalia "Non si ride più. Coronavirus parte 3" evidenziando quindi il legame con i due graffiti precedenti. I commenti sul social non mancano: "La saga continua", scrive un follower.

E c’è chi immagina quale potrà essere la fase successiva: "Per il 2021 sarà ‘vaccino’", l’ipotesi, con faccine che ridono. La prima scritta, "Coronavirus", era spuntata sul fianco di una carrozza all’inizio di febbraio, con accanto un altro messaggio in rosso: "Lavato le mani prima di salire?". La seconda puntata, qualche settimana dopo, aveva al centro il messaggio "Ve l’avevo detto!". "Da una parte - commenta Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento dei comitati milanesi - fa sorridere constatare che i writer siano ‘sul pezzo’ e che le scritte siano legate al periodo che stiamo vivendo; in più c’è la curiosità di vedere come continuerà la saga. Dall’altra, sappiamo che queste scritte sono vandaliche: i writer dovrebbero esprimere lo stesso punto di vista negli spazi autorizzati". M.V.