REDAZIONE MILANO

Connessi a singhiozzo "Impossibile lavorare"

Ottocento abitanti stanno combattendo per ottenere una linea Internet che gli consenta di navigare

Ottocento abitanti intrappolati nel mondo che non c’è. Con una connessione internet a singhiozzo, da quando è scoppiata la pandemia, nella frazione di Robbiano c’è chi è costretto a lavorare di notte e fare i turni in casa per alternare lezioni universitarie dei figli con lo smartworking. E chi, come la giudice di pattinaggio su ghiaccio Michela Cesaro, nel week end rischia di essere tagliato fuori dai circuiti nazionali delle gare.

È una battaglia difficile quella intrapresa dai residenti di Robbiano, una piccola realtà dimenticata da tutti. "Ci sono problemi di connessione ovunque – racconta Michela Cesaro – perché la frazione non è cablata. La centralina più vicina è nella frazione di Triginto, che dista solo due chilometri e mezzo, ma non riusciamo a farci ascoltare da Telecom per poter finalmente collegare le nostre case". Il paradosso è che nei mesi scorsi la confinante Bellaria, frazione di Peschiera, è stata raggiunta dalla fibra ultra veloce con un piano a livello metropolitano, nel quale Mediglia non rientra. Così ci sono case connesse al mondo e dall’altra parte della strada sembra di vivere nel medioevo.

"Fino a quando tutti usavano internet nel tempo libero – continua la donna, che da mesi si sta battendo per tutto il quartiere –, la rete teneva e nessuno se ne accorgeva. Anche se a volte dovevo andare al centro commerciale di Peschiera per avere il wi-fi. Ma da quando siamo costretti a lavorare da casa è cambiato tutto. Il mio compagno produce video professionali, per poter lavorare è costretto a scaricare e caricare il materiale di notte, alzandosi di continuo per controllare che non sia caduta la connessione, altrimenti al mattino è tutto da rifare".

Non solo. "Nel tempo libero faccio il giudice nelle gare di pattinaggio – continua –: al momento molte competizioni sono digitali, quindi mi tocca ogni volta andare in federazione perché da casa è impossibile gestirle".

Non basta. "I miei figli universitari hanno spesso problemi a seguire le lezioni – dice Marcella Dal Miglio –, quando siamo tutti a casa facciamo i turni su internet. La soluzione ci sarebbe: Mapei si è collegata alla rete in autonomia, se ci facesse utilizzare i suoi scavi per tirare i cavi fino alle nostre case potremmo risolvere a costi contenuti"

Anche il Comune è stato coinvolto. "Il vicesindaco ha parlato con il responsabile reti della zona – conclude Michela Cesareo – ma per ora nei piani non c’è nessun progetto su Robbiano. Ma noi in questa situazione non riusciamo più a vivere".

Patrizia Tossi