REDAZIONE MILANO

Con il doposcuola online si ricuce il rapporto fra adolescenti e giovani

Cassano d’Adda, nel progetto “Ci siamo”, i ragazzi degli istituti superiori aiuteranno i piccoli delle medie nei compiti

Ragazzi che aiutano altri ragazzi con la supervisione di insegnanti-tutor nelle sedi della protezione civile. È tutto pronto per il grande progetto di solidarietà nato per ricucire "il rapporto con adolescenti e giovanissimi lacerato dalla pandemia". Si riparte dal doposcuola online, ripetizioni 2.0 che vedranno in campo 123 prof in erba, studenti di quarta e quinta superiore in arrivo da 16 scuole di Milano e hinterland.

Dal Parini al Giordano Bruno di Melzo. Assisteranno allievi delle medie e di prima e seconda superiore da remoto, ma per farlo si ritroveranno in 38 quartier generali delle tute gialle sparsi sul territorio. Un centinaio di loro da ieri "ha cominciato il corso base per diventare volontario", ricorda Giuseppe Carbone, coordinatore del Com 18 della Martesana, tra i responsabili del nuovo progetto “Ci siamo – Conosciamo” firmato da Città Metropolitana.

"Dopo la consegna delle spesa e delle medicine a domicilio, sbarchiamo nel mondo della scuola. Saremo vicino anche ai giovani", spiega Carbone. L’ex Provincia mette a disposizione una piattaforma in cui i genitori prenoteranno le ore di lezione per i figli. Si può scegliere fra italiano, matematica, inglese, discipline tecnologiche e generale. Tutto gratis. Un modo per ricostruire una nuova normalità. Ai giovani assistenti l’esperienza varrà come alternanza scuola-lavoro "un altro degli aspetti messi in discussione dalla pandemia che recuperiamo", sottolinea la responsabile dell’iniziativa Maria Cristina Pinoschi. Si comincerà il 4 febbraio e si andrà avanti fino al 9 aprile. A supervisionare tutto 6 adulti fra docenti e tute gialle, fra loro Flavia Moro: "È uno sguardo che va oltre le solite incombenze", spiega la volontaria della protezione civile che per 42 anni anni è stata insegnante e ha in tasca un master in psicologia dell’emergenza. Una figura che riassume tutti gli aspetti in campo con questo programma. Uno degli obiettivi è aiutare i liceali è dedicarsi alla solidarietà anche fuori da scuola, grazie all’impegno a tutela della comunità. Un modo per superare l’isolamento imposto dalla crisi sanitaria, anche se sono tutti d’accordo sul fatto che la soluzione per i giovani sia "il ritorno in aula".

Solo coì potranno riappropriarsi di quella gamma di esperienze che è l’essenza stessa della loro età. Senza, soffrono, come raccontano ormai le cronache tutti i giorni. Risse, assembramenti, vandalismi, istituzioni e forze dell’ordine vedono in certi comportamenti l’ombra del Covid che ha effetti pesantissimi sugli under 20 Nessuna giustificazione beninteso, ma il legame non si può escludere. La chiamata a rendersi utili ha avuto una risposta al di là delle aspettative: il doposcuola infatti avrebbe dovuto tenersi in presenza "ma la curva epidemica ci ha imposto un ripensamento", dice Carbone. Dalla centrale di Cassano alla cura dei ragazzi. La protezione civile è anche questo.

Barbara Calderola