Commercio, bene i saldi ma non a porte chiuse

Chiusa con soddisfazione la stagione estiva, ora lo spettro delle mega bollette e il timore di restrizioni sugli ingressi dei negozi

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di Annamaria Lazzari

Qualche inquietudine fra i commercianti per l’autunno - ma senza nichilismo disfattista - dopo un’estate a gonfie vele fra ripresa dei saldi terminati il 30 agosto e il ritorno del turismo internazionale.

A tenere banco però negli ultimi giorni nelle chat della categoria non sono solo le mega-bollette ma anche l’ipotesi che nel piano per il risparmio energetico – che il Comune sta approntando con Politecnico e A2a e in dirittura d’arrivo - siano introdotte indicazioni come tenere le porte chiuse nei negozi anche in presenza di lame d’aria, spegnere la vetrina la sera tardi e anticipare la chiusura dell’esercizio, tutte indiscrezioni circolate nei giorni scorsi.

"La stagione estiva dei saldi è andata bene, grazie anche alla fitta presenza dei turisti in centro e a una ritrovata voglia di spendere. Sull’autunno e inverno stiamo un po’ alla finestra: l’incertezza però è un ostacolo quando bisogna fare ordini di una certa importanza per le nuove collezioni" riflette Francesca Galante del negozio “Le scarpe di Paolo“ in via Orefici. "Penalizzante" è l’ipotesi di dover tenere l’uscio sempre chiuso: "Disincentirebbe l’ingresso della clientela in esercizi di 15 metri quadri come il nostro".

A suscitare la contrarietà di Giuseppe De Pasquale, titolare della “Valigeria Marzorati“ di via Rembrandt, è invece l’ipotesi di dover abbassare la saracinesca prima del dovuto. "Non accettiamo il dirigismo sul nastro orario" commenta De Pasquale, anche presidente dell’associazione dei commercianti della via. Nel suo negozio i saldi estivi hanno registrato una buona performance, in linea con le stime di Confcommercio che ha calcolato +15% rispetto a 2021 e incremento di circa il 10% rispetto al 2019. Per la stagione a venire prevale una sorta di ottimismo della volontà: "Un commerciante non può essere pessimista: abbiamo già comprato le collezioni di borse per la prossima stagione estiva. Potremmo mai farlo se temessimo l’Apocalisse?".

"Qui in periferia non lascio mai la porta aperta per una questione di sicurezza. Chiudo sempre alle 19. E quanto alla saracinesca non è a maglie, quindi tutte le luci di notte sono sempre spente. Le possibili misure per ridurre i consumi non mi spaventano", spiega Elisabetta Ruffa, titolare di “Elissima“ in viale Certosa, boutique che ha registrato un boom di più 30% con le svendite estive rispetto al 2019.

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