Finito in coma dopo festa di compleanno: il 13 dicembre si apre il processo per un 27enne

Nel luglio 2019 Luca Castiglioni, di Lainate, finì in ospedale in gravissime condizioni. L'accusa per l'indagato è di lesioni colpose

Luca Castiglioni Lainate

Luca Castiglioni Lainate

Lainate (Milano), 31 marzo 2021 - Si aprirà il 13 dicembre 2021 davanti alla quinta sezione penale del Tribunale di Milano, il processo a carico di un 27enne di Parabiago accusato di lesioni colpose nei confronti di Luca Castiglioni, 22enne di Lainate, finito in coma nel luglio 2019 durante una festa di compleanno a Nerviano, nell'hinterland milanese. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e investigatori la sera del 26 luglio, il giovane lainatese, informatico neo diplomato, sarebbe stato sollevato e spinto con troppa violenza per "un gioco finito male", cadendo per terra e sbattendo la testa sul pavimento di marmo. Il giovane, trasportato d'urgenza in ospedale, ha lottato tra la vita e la morte, è stato ricoverato in terapia intensiva e ha anche dovuto fare una lunga riabilitazione. Fu la madre di Luca a presentare la denuncia ai carabinieri (due giorni dopo) quando i medici gli dissero che le lesioni cerebrali, la frattura sul lato destro del cranio e l'ematoma all’occhio sinistro, non erano compatibili con una caduta accidentale.

Gli amici interrogati dai carabinieri di Nerviano diedero delle versioni contrastanti tra di loro. Qualcuno aveva sostenuto che Luca, forse dopo qualche bicchiere di troppo, ha tentato di fare una capriola o una "ruota", mentre altri hanno riportato che, per scherzare, sarebbe stato sollevato e lasciato cadere. Altri ancora dissero di non aver visto nulla. Tra le ipotesi iniziali della procura, oltre al tentato omicidio poi derubricato, vi era anche quella di una rissa tra i due ragazzi. Una pista che è stata esclusa al termine dell'indagine. Una cosa è stata fin da subito chiara agli investigatori: le ferite ed i danni riportati dal ventenne non erano compatibili con una semplice caduta accidentale. "Non c’è stata sincerità sin dall’inizio", aveva commentato l’avvocato della famiglia Paola Padoan. Accertamenti, racconti dei giovani presenti, intercettazioni e una perizia hanno chiarito la dinamica del fatto. La relazione dei periti ha confermato che la ricostruzione degli inquirenti, il 27enne è stato iscritto nel registro degli indagati e rinviato a giudizio. Ora finalmente c'è una data per l'inizio del processo.

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