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Colonnine autovelox, il sindaco: "Non erano possibili altri dossi"

È Lotta dura tra l’Amministrazione comunale di Busto Garolfo e gli automobilisti dal pedale pesante. Da giorni ormai sono comparsi lungo le vie principali del paese, i totem per ospitare i dispositivi destinati alla rilevazione delle violazioni ai limiti di velocità. Dopo i dossi artificiali per rallentare le automobili disposti lungo le direttrici strategiche dal centro verso la periferia, ora anche gli autovelox tenteranno di fermare lo sfrecciare delle auto lungo i rettilinei. Le postazioni mobili della Polizia locale con tanto di vigili intenti a fermare gli automobilisti indisciplinati saranno quindi in parte sostituite dalle colonnine automatiche. Al loro interno l’alloggiamento per il dispositivo di rilevazione della velocità che verrebbe posizionato dai Vigili urbani a rotazione nelle varie postazioni.

La colonnina, quindi, potrebbe anche non nascondere al suo interno l’autovelox ma questo rimarrebbe un segreto professionale dei poliziotti locali, meglio quindi essere prudenti e non superare i limiti. I più maliziosi parlano del classico stratagemma usato dai Comuni per far cassa soprattutto in questo periodo caratterizzato dal lievitare dei costi energetici per le pubbliche amministrazioni.

A tutti fa eco il primo cittadino Susanna Biondi che smentisce categoricamente qualsiasi volontà speculativa nei confronti degli automobilisti: "È la risposta a una sollecitazione dei cittadini – ha spiegato – non possiamo mettere dossi ovunque, le direttive europee in materia di sicurezza e transito dei mezzi di soccorso ce lo impediscono, se i limiti di velocità vengono rispettati non sussistono rischi, per chi schiaccia troppo sul pedale invece è solo questione di tempo. Una velocità moderata è la base per avere una viabilità fluida e soprattutto sicura e rasserenante". Paolo Mattelli