LAURA LANA
Cronaca

Cologno Monzese, i centri estivi sono un miraggio per 138 famiglie. Genitori disperati e furiosi

Mamme e papà non sanno come gestire i piccoli una volta finita la scuola: “Accettati nella graduatoria provvisoria e respinti in quella definitiva. E ora?”

Un centro estivo (foto di archivio)

Un centro estivo (foto di archivio)

Cologno Monzese (Milano) – Su 431 domande arrivate agli uffici, solo 293 hanno trovato totale accoglimento, mentre altre 69 famiglie potranno usufruire appena di alcune settimane dei centri estivi comunali, dovendo colmare altrove il resto del periodo estivo, e le restanti 69 non godranno neanche di un giorno del servizio. "Mio figlio è stato accettato nella graduatoria provvisoria e adesso nella definitiva è stato escluso – racconta Cosmina Tomuta –. Ci troviamo alla chiusura della scuola e non potrà andare al centro estivo. Lavoriamo, non abbiamo nonni ed eventuali alternative e comunque è troppo tardi per trovarle".

Una mamma resta senza servizio. "Non hanno preso mia figlia anche se lavoriamo entrambi: io con part-time ma comunque per 6 ore sono assente e gli oratori non prendono bimbi di 3 anni". Graduatorie definitive uscite solo in questi giorni con molti centri privati già sold out e a costi maggiori".

Spero vivamente che quanto successo quest’anno non ricapiti. Disorganizzazione, tempi non rispettati, certificazioni di lavoro chieste il venerdì pomeriggio e riconsegnate in 3 giorni, senza che fossero state chieste prima – commenta Claudia Di Savino –. Con il temutissimo click day il Comune aveva già da un pezzo i soldi in cassa". Contestazioni anche sui criteri adottati per la prima volta dal municipio per creare la graduatoria. "Sono discutibili – fa presente Elisa D’Angelo –. Chi lavora in smartworking è penalizzato, ma con i figli piccoli a casa è impossibile lavorare, e il numero di settimane richieste non fa punteggio: se chiedo 6 settimane significa che ho necessità e zero alternative. Credo poi sia evidente che il numero dei posti disponibili è ridicolo".

Priorità ai disabili e le famiglie con entrambi i genitori al lavoro nel periodo di richiesta del servizio. "Sono d’accordo parzialmente – spiega Alessandra Colombo –. Questi bambini e ragazzi finite le scuole non hanno possibilità di impiegare la giornata in modo costruttivo e il centro estivo è un’esperienza per socializzare. Queste scelte sono dettate dal numero limitato di accessi e dei pochi educatori che si prestano a lavorare nei centri estivi visto quello che prendono come stipendi".

L’assessore all’Educazione Alessandro Del Corno promette miglioramenti. "Per il prossimo anno lavorerò per pubblicare la graduatoria definitiva 40 giorni prima della fine della scuola e per ampliare il servizio rispetto agli ultimi anni".