
L’emergenza: entro fine anno altri 2 medici lasciano, 6mila pazienti senza assistenza
Cologno Monzese (Milano) - Dopo la lettera aperta del dottor Roberto Palmieri, che non solo saluta i suoi 2mila assistiti ma denuncia una situazione prossima al collasso a Cologno Monzese, è stata lanciata una petizione online che chiede ad Ats una soluzione per la carenza di medici di base.
Nei giorni scorsi Palmieri, che il 28 novembre è andato in pensione, aveva raccontato di aver chiesto all’azienda sanitaria un prolungamento della sua attività nell’ambulatorio di via Cesare Battisti e di viale Lombardia almeno fino a quando non si fosse trovato un sostituto.Aveva poi lanciato anche un Sos: entro fine anno, infatti, altri due professionisti raggiungeranno il limite di età e così un bacino di 6mila assistiti si troverà senza presidio di base.
La petizione, pubblicata da Mirco Di Biase, puntava prima di tutto a sollecitare Ats ad accogliere la disponibilità del dottor Palmieri a continuare per qualche mese la sua attività di medico di famiglia. "Nonostante le sue ripetute segnalazioni e richieste, ciò non è accaduto e si è quindi trovato improvvisamente e inaspettatamente nella situazione di lasciare tutti i suoi assistiti senza un medico di riferimento", si legge nel documento. Che poi prosegue chiedendo una "manovra" strutturale.
«È una situazione che si sta verificando anche in altri Comuni in cui la mancanza di medici di famiglia sta diventando insostenibile per tutti i cittadini-pazienti che non sanno più a chi rivolgersi per poter essere assistiti adeguatamente e la responsabilità di ciò è solo ed esclusivamente dell’Ats Milano, che si è dimostrata del tutto disinteressata alle necessità degli assistiti nonostante le ripetute spiegazioni che Palmieri ha cercato di spiegare in merito alle difficoltà soprattutto di coloro che necessitano di cure salvavita".
Cologno negli ultimi anni aveva assorbito anche decine e decine di pazienti sestesi, rimasti senza ambulatorio di riferimento. "Ats dovrebbe attivarsi per tempo per sostituire i medici di base che vanno in pensione, garantendo la continuità di servizio ai cittadini", si legge nei messaggi di chi ha firmato la raccolta firme. «Spostarsi da un medico all’altro non è facile - spiegano gli ex pazienti di Palmieri -. Quasi tutti hanno ormai raggiunto il limite dei 2mila assistiti e non possono prenderne altri e poi per gli anziani, i fragili, i non patentati cambiare quartiere anche solo per una visita o un consulto è un disagio e un disservizio".