Milano, il collettivo Ri-Make abbandona l'ex liceo Omero occupato dal 2018

Decisione spontanea ma lo sgombero ormai era imminente

Milano, 27 luglio 2022 - Il collettivo Ri-Make sta abbandonando spontaneamente i locali dell'ex liceo Omero di via Del Volga, occupati a maggio del 2018. Una mossa che precede lo sgombero imminente di tutto il complesso. "Stiamo svuotando gli spazi - spiega Dario Firenze, tra i rappresentanti -. Da tempo il Comune ha deciso di abbattere la struttura e riqualificare l'area. Noi non ci siamo mai opposti a questa scelta e negli ultimi tempi c'è stata una forte accelerazione", dopo risse e attacchi incendiari all'edificio che è diventato meta di disperati e senza dimora nell'altra ala. Una settimana fa era scoppiata l'ennesima rissa,  strascico di una lite avvenuta qualche ora prima. Poi, un paio di ore dopo, il lancio notturno di una bomba carta contro l'ex liceo Omero. La tensione nel quartiere era già alta, dopo l'inseguimento tra "fazioni" contrapposte della settimana precedente, con tanto di mazze e coltelli. Sempre più difficile la convivenza con i residenti. E anche portare avanti i progetti di Ri-Make

. "Negli anni abbiamo promosso un doposcuola e un centro estivo autogestito e solidale, uno sportello di supporto per casa e lavoro, una scuola d'italiano, una di arabo, mercati per i produttori agricoli, pranzi condivisi, attività culturali e sportive a titolo gratuito. Noi pensiamo che chiudere spazi non sia la soluzione contro la criminalità del quartiere ma anzi che sia necessario aprire spazi per il bene comune". E ora quale sarà il futuro di Ri-Make? "Il Comune ci ha inviato una comunicazione in cui riconosce il valore dello spazio di Ri-Make e delle sue attività ed è disponibile ad avviare un percorso per tutelarne i progetti e individuare degli spazi nel futuro, nel quartiere di Bruzzano. Noi pensiamo sia la strada giusta. La storia di Ri-Make continuerà". Quanto all'ex Omero, un anno fa era stato approvato il progetto definitivo per l’abbattimento: il primo passo sarà la bonifica dall’amianto, un’operazione da 1,9 milioni di euro, dopodiché potrà scattare la demolizione della struttura, comunale. Poi lo spazio sarà rigenerato a seconda delle esigenze che emergeranno nella zona. Servizi, verde, parcheggi, magari una scuola (anche se il liceo classico, nel frattempo trasferito in zona Niguarda, non tornerà). Per oltre mezzo secolo è stato un baluardo culturale della periferia nord, dagli anni Sessanta fino alla maturità 2017: sui suoi banchi hanno studiato l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, la consigliera comunale Beatrice Uguccioni, ex presidente del Consiglio di Zona 9, il conduttore televisivo e giornalista Alfonso Signorini e il personaggio televisivo Raffaello Tonon.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro