
Eddy nel ristorante L'antro della Sibilla (Newpress)
Milano, 24 dicembre 2019 - La camicia candida, gli occhi che brillano come lo spiraglio di luce che si è aperto all’improvviso nella sua vita: la sorpresa di Natale che lo ha trasformato per incanto da senzatetto a cameriere. Per Eddy Tarantino, 26 anni, la vita ora sta prendendo un’altra piega grazie ai due angeli di questa autentica fiaba milanese dei nostri tempi: Davide Biglietto, il titolare del ristorante "L’antro della Sibilla" di via San Gregorio 37 in zona Buenos Aires, che ha deciso di dargli fiducia offrendogli un lavoro, e Mario Furlan, fondatore dei City Angels, l’anello di collegamento senza il quale questo miracolo non sarebbe stato possibile. Ieri per Eddy è stato il primo giorno di lavoro: elegantissimo, nel suo completo donatogli da Francesco Romano, il responsabile di sala che per lui è un fratello maggiore. "Ho cercato abiti nel guardaroba per i senzatetto – racconta il giovane – ma mi stavano larghi. Per fortuna ho avuto aiuto anche in questo. È come se avessi trovato una famiglia...".
A vederlo così , pulito e impeccabile, mite, sorridente, volenteroso, non pare vero che sia appena uscito da un baratro. "Sono nato e cresciuto a Ginevra – racconta – ma ho cittadinanza italiana. Me ne sono andato di casa la scorsa estate dopo aver litigato con la mia famiglia e mi sono trasferito a Milano. Ho lavorato per due mesi come cameriere in un albergo ed ero in grado di pagare un affitto. Ma, quando ho perso il lavoro, tutto è cambiato. Mi sono ritrovato solo, sfrattato, e sono caduto in depressione finendo all’ospedale. Per fortuna non sono mai stato in strada. Ora vivo nel centro di accoglienza di via Aldini, gestito dalla Fondazione Progetto Arca. Ma sogno una stanza tutta mia, anzi andrebbe bene anche un posto letto. Grazie a questo lavoro, potrò permettermelo".
Per raggiungere il ristorante, Eddy prende il tram (linea 1 oppure 12) e poi il filobus 90. "Infine raggiungo a piedi il locale". Tra dieci anni si vede in una casa sua "e con una fidanzata. Mi piacerebbe anche studiare per realizzare rendering in 3D. Ma adesso voglio fare contenti tutti che mi hanno dato questa opportunità. Il mio modo di ringraziarli è lavorare bene". L’incontro magico è avvenuto durante la presentazione dell’evento "Una tavola di cartone per i clochard", "un’opera d’arte sociale di Maurizio Orrico – spiega Mario Furlan –, fulcro dell’iniziativa che abbiamo presentato a fine novembre a L’antro della Sibilla. È un tavolo di cartone attorno al quale si possono sedere a mangiare i senza dimora, nei ristoranti che aderiscono al progetto. Quella sera, tra gli ospiti, c’era anche Eddy". E il ristoratore Davide Biglietto lo ha notato. "Ho visto questo ragazzo, così giovane e pulito, e ho pensato di dargli una chance. Ero in cerca di una persona da assumere, così mi son detto ‘perché non lui?’. Un peccato buttare così una vita. Iniziamo con un part time a tempo determinato per 2 o 3 mesi. Nel frattempo, grazie a “Una tavola di cartone”, sfamiamo una volta a settimana 5 o 6 clochard. Mi piacerebbe che sempre più ristoranti aderissero: se fossimo 50 potremmo fornire almeno 13mila pasti all’anno". Sarebbe un’altra fiaba da trasformare in realtà.