"Clima ancora teso, trasferimenti e dialogo coi ragazzi per calmarli"

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"La situazione è ancora tesa, ci sono state alcune proteste e in generale un clima di agitazione: è arrivato personale di supporto e sono state rafforzate le misure per evitare che, dopo l’evasione di Natale, ci sia un effetto onda". Francesca Perrini, dirigente del Centro di giustizia minorile di Milano, ha trascorso la giornata di Santo Stefano al Beccaria, con agenti e operatori in prima linea. Per evitare possibili emulazioni i detenuti sono stati accompagnati all’esterno uno per volta, separatamente. Gli spazi comuni interni sono rimasti accessibili. "Abbiamo parlato a lungo con i ragazzi cercando di calmarli – spiega Perrini – perché l’evasione ha creato un clima di tensione e una situazione difficile da gestire". I tre evasi rientrati al Beccaria oggi verranno trasferiti in altri istituti. Altri otto detenuti, che hanno provocato l’incendio dopo la fuga dei compagni, sono già stati trasferiti. Ieri hanno effettuato un sopralluogo al Beccaria il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari e il direttore generale del personale del Dipartimento per la giustizia minorile Giuseppe Cacciapuoti. "Prima di Natale avevamo sollecitato il Provveditorato per le opere pubbliche per ultimare i lavori – spiega Perrini – e ora speriamo che terminino entro la primavera del 2023. Il problema è però più ampio, ci troviamo di fronte a ragazzi sempre più difficili da contenere".

Andrea Gianni

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