Milano – In Italia sono stati oltre mille i casi di cancro diagnosticati ogni giorno nel 2023, per un totale di 395mila in un anno. L’incremento è di più di 18mila diagnosi negli ultimi tre anni. Questi dati, diffusi dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) raccontano un’emergenza, rispetto alla quale sembra sempre più necessario lavorare sia sul fronte della ricerca, sia su quello dell’informazione. Ad accendere i riflettori su questi aspetti sono “I giorni della ricerca“, iniziativa promossa dal 1995 da Fondazione Airc, la principale organizzazione no profit in Italia per il finanziamento degli studi sul cancro.
Si tratta di tre settimane di eventi: da una campagna di informazione Rai agli incontri con gli studenti delle superiori e dell’università, dalla distribuzione di cioccolatini nelle piazze alle iniziative di comunicazione promosse dalle squadre di Serie A e dalla Nazionale di calcio maschile. Un ciclo di eventi, dunque, che si pone il duplice obiettivo di informare il pubblico sui progressi della ricerca oncologica e di raccogliere risorse da destinare al network di medici e scienziati sostenuti da Airc. Una rete di circa 6mila persone, al lavoro in oltre cento istituzioni in tutta Italia per la prevenzione, la cura e la diagnosi dei tumori.
La prima di queste iniziative si è tenuta il 28 ottobre: una cerimonia al Quirinale, dove il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato quattro riconoscimenti a scienziati e sostenitori di Airc. Tra questi, il premio Guido Venosta è stato assegnato al dottor Mario Paolo Colombo, già direttore della struttura complessa di Immunologia molecolare all’Istituto nazionale dei tumori di Milano. "È un premio su tutta la mia attività scientifica - fa sapere Colombo - Siamo stati i precursori nello studio del microambiente cellulare, il campo di battaglia dove le nostre difese immunitarie combattono il nemico, cioè il tumore".
Dopo la cerimonia al Quirinale, la campagna di informazione e gli incontri nelle scuole, la prossima tappa de “I giorni della ricerca“ è domani: in oltre duemila piazze italiane i volontari di Airc distribuiranno confezioni di cioccolato fondente firmato Venchi, a fronte di una donazione di un minimo di 15 euro. Perché il cacao è ricco di molecole con effetti potenzialmente favorevoli sulla salute, se consumato in quantità moderata. Ancora una volta, sarà un’occasione per raccogliere fondi e portare attenzione su una malattia la cui incidenza continua a crescere: "Forse stanno aumentando i contaminanti con un’azione cancerogena, come le microplastiche - spiega Colombo - Sta anche aumentando l’età media, e se si vive più a lungo si ha più possibilità di sviluppare il cancro. Ma sono migliorate pure le capacità diagnostiche".
A fronte di una crescita dei casi, si registrano importanti progressi nella sopravvivenza: in Italia, fra il 2010 e il 2020, sono aumentate di circa il 54% le persone che sono ancora vive a dieci anni dalla diagnosi (dati Aiom). Una cifra che evidenzia l’importanza della ricerca, che però richiede tempo e fondi: "Ma c’è bisogno anche di materiale umano - continua Colombo - Molti giovani ricercatori vanno a lavorare all’estero, dove possono trovare migliori opportunità: in Germania, ad esempio, percepiscono uno stipendio 3-4 volte più alto". Eppure, l’Italia non è certo priva di talenti in campo scientifico: "Siamo un Paese di eccellenza, anche nei settori dell’oncologia e dell’immunologia", conclude Colombo. I giorni della ricerca costituiscono appunto un’occasione in cui chiunque può dare un contributo al lavoro dei ricercatori. Un sostegno che può rivelarsi decisivo. Perché solo la scienza può trovare un modo per prevenire e curare il cancro.