
La manifestazione a Cinisello Balsamo
Cinisello Balsamo (Milano), 15 ottobre 2022 – Allo Spazio 20092 presto potrebbe essere staccata la corrente elettrica. L’edificio di via Cremona 10 da 7 anni è diventato uno spazio sociale dopo l’occupazione di decine di famiglie rimaste senza un tetto. Quando le prime persone varcarono la soglia, l’immobile era abbandonato da 3 anni dopo il fallimento dell’azienda farmaceutica che lì aveva sede. "Era l’onda lunga di quella crisi che quell’anno vide un picco negli sfratti a Cinisello – ricorda Elio Catania -. Questo portò alcune famiglie a occupare, noi diciamo liberare, uno dei tanti spazi abbandonati in città".
200 persone in via Cremona in 7 anni
In 7 anni da via Cremona sono passate circa 200 persone. Prima dell’estate i residenti erano 50, di questi 20 minori. Oggi ce ne sarebbero una quarantina. "Abbiamo cercato un’interlocuzione con il Comune, in particolare con i servizi sociali. Alcune famiglie sono entrate nella graduatoria per un’assegnazione di un alloggio pubblico, ma siamo ancora senza un regolamento per i Sat, le soluzioni abitative temporanee, per noi un tema cruciale", spiega Catania. Questa sera, sabato 15 ottobre, sotto il municipio è stato organizzato un presidio per dire “Non facciamoci spegnere”.
La comunicazione di Enel
"Due anni fa il tribunale di Monza ha messo all’asta la struttura, decidendo di ignorare che alcune persone ci vivono e ci sono attività che rispondono a bisogni non coperti dalle istituzioni. Quello del diritto alla casa, oltretutto, resta ancora oggi un grosso problema a Cinisello. Ora c’è una nuova minaccia, che parla a tanti in tutto il Paese, ed è legata allo stacco dell’energia elettrica. È stato deciso di mettere fine a un’esperienza che è storica ed è un unicum. Di fatto è come se ci fosse stato annunciato uno sgombero". Enel ha comunicato che la fornitura sarà interrotta. Non nell’imminente, ma comunque sarà staccata.
La protesta: "Non ci lasceremo spegnere"
"Ci viene detto che l’elettricità non fa parte dei diritti fondamentali riconosciuti, ma sappiamo che non è vero. Siamo qua per dire che ci siamo e non ci lasceremo spegnere. Siamo qui per dire che un’esperienza di oltre 7 anni va tutelata ed è un bene comune non misurabile da un valore economico e finanziario ma sociale e politico". È stata lanciata anche una call for artist, che ha visto performance e una mostra. "Tante attività hanno trovato qui casa al di fuori degli spazi istituzionali: lo sportello per il diritto alla casa, quello per informazione e supporto sociale, la scuola per donne, il doposcuola. È un punto di ritrovo e circolo culturale per attività artistiche di diverso tipo. Per la popolazione giovanile della città, lo Spazio 20092 continua a essere un luogo di socialità libera e gratuita e di esperienza civica, solidale, politica".
Le richieste
Si chiede così un tavolo di concertazione, oltre che una soluzione per le persone che rischiano di trovarsi per strada. "La minaccia che oggi pende sulla vita dello Spazio 20092 è una minaccia aperta a tutte quelle persone e famiglie che tra poco si ritroveranno a dover decidere se pagare l’affitto o le bollette con un rischio serio di aumento della morosità. Organizziamoci e discutiamo pubblicamente su come poter affrontare il tema del carovita e caro bollette anche nella nostra città".