LAURA LANA
Cronaca

Cinisello, la Crocetta resta senza pediatra

Il quartiere, che conta cinquemila abitanti, scrive al sindaco: "Non possiamo restare con due soli medici di base e senza professionista per i bambini"

Un ambulatorio pediatrico

Cinisello Balsamo (Milano), 20 febbraio 2021 – “Siamo rimasti senza pediatra”. Il grido d’allarme lo lancia la Crocetta, il quartiere periferico di Cinisello Balsamo, a confine con Sesto San Giovanni. I residenti hanno scritto una lettera al Comune, chiedendo aiuto dopo che un professionista dall’1 marzo andrà in pensione e il suo posto non sarà occupato da nessun sostituto. Così, mamme e papà dovrebbero attraversare tutta la città per una visita.

“È preoccupante non avere un pediatra vicino, stabile, che possa rispondere velocemente a un’emergenza. Abbiamo la necessità di un servizio di quartiere, vista anche l’alta densità di popolazione”, spiegano le famiglie. Cinquemila abitanti conta il quartiere Crocetta, che si ritrova con appena due medici di base e che non avrà più il pediatra in via Sardegna. “Da mesi tutta la città ha un serio problema di carenza di presìdi di medicina generale. I pensionamenti non vengono sostituiti e, nella richiesta di cambio e nuova assegnazione, si viene dirottati addirittura in altri Comuni, come Cusano Milanino – lamentano i cinisellesi -. Chi è anziano o non ha mezzi per spostarsi o chi ha una disabilità come fa?”.

Da parte sua il sindaco Giacomo Ghilardi ha chiesto un incontro urgente all’Ats Città Metropolitana per trovare una soluzione e portare le esigenze del territorio. “Condivido il sentimento di dissenso, fermo restando la libera scelta derivante dalla professione del pediatra – commenta il primo cittadino -. Ritengo assurdo che, alla luce di una situazione già problematica, non si tenga conto del vincolo di destinazione che Ats dovrebbe, anzi deve, applicare per evitare che alcuni territori rimangano senza offerta medica o pediatrica”. Infatti, la sostituzione determinata per il pediatra che termina la sua attività non ha avuto un vincolo di destinazione. Significa che, dall’1 marzo, il nuovo medico presterà il proprio servizio presso un altro quartiere, lasciando di fatto scoperta la Crocetta. “Tutto ciò implica sicuramente una maggiore conoscenza dei territori e un più ampio ascolto delle istituzioni locali, che non hanno mai fatto mancare il loro apporto e la loro collaborazione”, conclude Ghilardi.