ROSARIO PALAZZOLO
Cronaca

Cinisello, il Bassini torna ospedale Covid: chiusi i reparti

Pronto soccorso sotto pressione con 10 pazienti in attesa di posto letto, accelerato il piano d'emergenza

Le ambulanze davanti al pronto soccorso del Bassini

Cinisello Balsamo (Milano) - Pronto soccorso sotto pressione con 10 pazienti in attesa di un posto letto. Da questa mattina l’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo ha fatto scattare la seconda fase del piano d’emergenza pandemia, accelerando la riconversione dei reparti ordinari in aree Covid positivi.

Questa mattina erano 111 i pazienti ricoverati all’ospedale, in crescita rispetto al mese di febbraio nel quale erano costantemente al di sotto dei 90. Sei i ricoverati in terapia intensiva, dove l’occupazione è pari al 100 per cento. Per i nuovi pazienti che hanno messo sotto pressione il pronto soccorso dalla prima mattina, non ci sarebbe stato un posto letto se non fossero stati riconvertiti per tempo i letti della Chirurgia, 23 posti in tutto. Un polmone destinato a durare poche ore. Tanto che già da domani è prevista la sospensione della Cardiologia e dell’Unità Coronarica per offrire nuovi posti letto. Anche la terapia intensiva, che ieri mattina aveva tutti i 6 posti letto occupati, sarà raddoppiata utilizzando i 6 letti della Recovery Room presente nel blocco operatorio.

Asst Nord Milano sta seguendo da settimane l’evoluzione della situazione e non si è fatta cogliere impreparata. "All’ospedale di Sesto San Giovanni saranno garantiti 45 posti letto di Chirurgia e tutte le attività proseguiranno per pazienti Covid negativi – spiega Anna Lisa Fumagalli, direttore sanitario dell’Asst Nord Milano -. Oltre agli interventi di emergenza saranno eseguiti tutti quegli interventi programmati reputati non rinviabili, mi riferisco per esempio all’Oncologia. Al Bassini abbiamo deciso di proseguire gli interventi di cataratta, garantendo un percorso pulito per l’accesso al reparto di Oculistica”.

Asst Nord Milano conferma la tendenza a un aumento dei pazienti al di sotto dei 50 anni. Un dato fa impressione, sebbene sia in linea con quelli regionali: circa il 30 per cento dei pazienti che accedono all’ospedale non ce la fanno. La situazione pare destinata a peggiorare nei prossimi giorni, ma l’ospedale è pronto a tornare ad essere un presidio per soli pazienti Covid. “A differenza del passato, oggi il personale sanitario è più preparato – conclude Fumagalli – Hanno frequentato corsi, e dispongono di farmaci e presidi di sicurezza adeguati”.