LAURA LANA
Cronaca

Arriva il gioco in scatola Cinexellum, e la città si conosce divertendosi

Storia e curiosità su Cinisello, vince chi scova più reperti. La prima sfida sul campo con i bambini in oratorio

Cinexellum, il gioco in scatola creato da Rosanna Candon e Chiara Bozzi (madre e e figlia)

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Cinisello Balsamo (Milano) - Vince chi scova più reperti, come la fiasca longobarda o il sarcofago del giardino di Villa Ghirlanda Silva. La storia antica di Cinisello Balsamo è diventata un gioco in scatola, grazie al lavoro della pedagogista Rosanna Candon e dell’archeologa Chiara Bozzi, madre e figlia, che hanno creato Cinexellum. Ieri pomeriggio, all’oratorio di Sant’Eusebio, è andata in scena la prima prova generale con quattro tavoli di bambini che si sono sfidati. "L’idea è quella di imparare a fare gli archeologi, divertendosi - ha spiegato Bozzi -. Lo abbiamo concepito sì come un gioco, ma anche come uno strumento pedagogico, non solo ricreativo".

Attraverso un tabellone, il cui percorso è simile al gioco dell’oca, i partecipanti hanno a disposizione 40 carte-quiz per conquistare i 10 reperti archeologici trovati a Cinisello Balsamo, ma soprattutto per imparare la storia della città. "Si tratta di un progetto condiviso, che mette insieme tanti soggetti che hanno collaborato con una grande unione d’intenti. Cinexellum è stato proposto anche nel Quaderno delle Attività per le scuole e diversi docenti lo hanno già opzionato per i laboratori", hanno commentato gli assessori alla Cultura Daniela Maggi e all’Educazione Maria Gabriella Fumagalli.

"È più di un gioco, è uno strumento pedagogico importante - ha sottolineato il sindaco Giacomo Ghilardi -. Si parte dalle origini Cinisello, con la chiesetta di Sant’Eusebio, per toccare tutti i luoghi che hanno caratterizzato e caratterizzano ancora oggi la nostra città. Per noi è fondamentale guardare al futuro con uno sguardo al passato per mantenere un’identità forte". A rendere possibile Cinexellum, che è stato distribuito nelle scuole cittadine e al centro culturale Il Pertini, è stato CoCEC (Consorzio Cooperative Edificatrici di Cinisello Balsamo) con un contributo economico e anche archivistico.

Il presidente Gigi Falzoni, infatti, è anche un appassionato fotografo e un esperto di storia locale che, con il suo personale archivio straordinario, ha collaborato più volte con il Comune, anche per un approfondimento sui reperti trovati in città. "Qui a Sant’Eusebio si trovano le radici sotterranee della città - ha raccontato -. Sant’Eusebio è un luogo di fede e di testimonianza storica e religiosa. C’è anche una leggenda che parla di un tunnel a collegamento col Duomo di Monza, realizzato dalla regina Teodolinda".