
Ciclista uccisa, la svolta di Sala Ma gli autotrasportatori frenano
di Massimiliano Mingoia
Fa un ulteriore passo avanti, per dare l’esempio. Il sindaco Giuseppe Sala assicura che il Comune imporrà in tempi brevi alle sue società partecipate e alle aziende che vincono appalti municipali di far montare sensori anti-angolo cieco sui mezzi pesanti che transitano a Milano. Un’accelerazione in nome della prevenzione per evitare che si ripetano altri incidenti mortali come quello accaduto giovedì in corso di Porta Vittoria, dove la svolta di una betoniera è costata la vita a una ciclista, Cristina Scozia, 39 anni compiuti una settimana fa. Il primo cittadino, a margine del convegno dell’Assimpredil Ance “Piano Parcheggi e Qualità Urbana’’, torna a parlare della tragedia del giorno prima: "Chiedo la collaborazione di tutti per individuare soluzioni concrete. La prima è di imporre ai mezzi che entrano in città i dispositivi che leggono l’angolo cieco. Stiamo lavorando su questa soluzione, a cominciare dai mezzi delle società partecipate e delle aziende che hanno gli appalti comunali".
Regina De Albertis, presidente di Assimpredil, l’associazione che raggruppa le imprese di costruzione, si schiera con il numero uno di Palazzo Marino: "Se Sala imporrà la limitazione alle sue municipali, lo faremo anche noi con i nostri associati. Per noi imporre un obbligo è più difficile ma fare una campagna di comunicazione in tal senso penso sia fondamentale. Siamo assolutamente dalla parte del sindaco". Più articolata la posizione della Federazione Autotrasportatori Italiani (Fai), che "esprime, a nome della categoria del trasporto merci, profondo cordoglio e vicinanza ai familiari della donna morta a Milano travolta da una betoniera", ma critica la presa di posizione di Sala sull’obbligo di sensori anti-angolo cieco: "Una recente Direttiva UE imporrà dal 2024 ai veicoli di nuova immatricolazione il montaggio di tali dispositivi. Al momento quest’obbligo non è previsto dal nostro Codice della Strada, per cui sarebbe opportuno che questa decisione venisse affrontata a livello nazionale".
Intanto comitati e associazioni si preparano a nuove mobilitazioni, per chiedere sicurezza per i ciclisti. "La vita umana vale più dell’economia e del lavoro – spiega Silvia Di Stefano, del comitato “Non vediamo l’ora“ – e al sindaco Sala chiediamo impegni concreti e tempi certi per i provvedimenti, passando dalle parole ai fatti".