Milano, ciclabile umana viale Monza: ciclisti protestano dopo la morte di Luca Marengoni

In centinaia questa mattina, 10 novembre, si sono disposti in fila indiana lungo la pista ciclabile: "Non aspettiamo il prossimo incidente, il Comune deve intervenire ora per proteggere chi pedala"

Milano, 10 novembre 2022 - Una "ciclabile umana" per "chiedere al Comune di proteggere dalle auto chi ogni giorno pedala". E' l'iniziativa di questa mattina, giovedì 10 novembre, organizzata dalla pagina Facebook "Proteggimi", a due giorni dalla morte di Luca Marengoni, 14enne investito e ucciso dal tram in via Tito Livio. Centinaia di ciclisti si sono trovati in viale Monza, all'altezza di Rovereto, e si sono incolonnati fino a raggiungere piazzale Loreto e corso Buenos Aires. 

"Il Comune intervenga"

"La corsia ciclabile realizzata nel 2020 è usatissima (+276% di biciclette) ma il problema è che è usatissima anche dalle automobili che ci parcheggiano sopra, ora per un caffè al volo, ora per una commissione o per il carico/scarico. Insomma, per chi guida c’è sempre una scusa buona per usare la ciclabile come parcheggio privato. Per chi pedala, invece, non c’è alternativa al fare una pericolosa deviazione e rischiare la propria vita ogni giorno. Non possiamo accettare che sia normale. Non vogliamo assuefarci al rischio. Perché proprio quel rischio, finché c’è, impedisce a tante persone di prendere coraggio e di abbandonare l’auto per provare a spostarsi in bicicletta. Sono passati 11 anni dalla morte del piccolo Giacomo e neanche 3 mesi da quello del piccolo Mohanad. Non vogliamo aspettare il prossimo incidente per scendere in strada affinché le cose cambino. Il Comune di Milano deve intervenire ora per proteggere chi pedala, sulla ciclabile di viale Monza, sul Ponte della Ghisolfa, in tutta la città".

Un manifestante in viale Monza

 

La manifestazione e le tragedie

A partire dalle ore 7:45, i ciclisti si sono così disposti in una lunga fila indiana a ridosso della linea bianca della corsia ciclabile per proteggere col corpo e le bici chi pedalava in quel tratto di strada. La "ciclabile umana" è durata circa un'ora. Negli ultimi giorni sono state due le tragedie: oltre al 14enne che ha perso la vita investito da un tram mentre era in sella alla sua bici, il bambino di sette anni morto a Cesena dopo che è caduto dal seggiolino del padre ed è stato travolto da un bus. Secondo i numeri dell'Osservatorio Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), che rielabora dati Aci-Istat, nei primi otto mesi del 2022 i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade nell'immediatezza dell'incidente sono in tutto 105, tra cui quattro minori.

La fila indiana sulla pista ciclabile

I numeri dell'Osservatorio

A questi si devono poi aggiungere i decessi avvenuti a distanza di giorni o settimane negli ospedali dopo il ricovero in seguito all'incidente. I dati sono quindi parziali, perchè i numeri rischiano di essere sicuramente più alti. Dal report di Asaps il mese peggiore per i ciclisti è stato aprile con 20 decessi, seguono gennaio e maggio con 15, luglio e agosto con 12, giugno con 10, febbraio 11 e marzo 8. Più in generale sono 35 le piccole vittime della strada nel 2022, considerando però non solo quelli che hanno perso la vita mentre erano in bicicletta, ma anche coloro che sono morti in altri tipi di incidenti. Furono 29 in tutto il 2021.

La lunga "ciclabile umana"

Milano capitale degli incidenti

L'Asaps ha anche raccolto i dati degli incidenti che nel 2021 hanno riguardato chi monta in sella ad una bicicletta o ad un monopattino elettrico. Sono in totale 1.282 gli incidenti che non hanno visto coinvolti altri veicoli. Sul triste podio salgono  Milano, con 590 sinistri, poi Roma con 141 e Genova con 106. Seguono Firenze con 96, Torino con 84 e poi Bari con 42. Sono invece 3.476 gli incidenti che hanno coinvolto biciclette e monopattini elettrici insieme ad altri veicoli. In testa alla classifica c'è sempre Milano, con 1.214 incidenti, poi Roma con 524, Bologna 320, Firenze 229 e Verona 174. 

Lo slogan scelto da un manifestante

Granelli: "Grazie a chi manifesta"

"Vorrei ringraziare i cittadini in bici che stamattina stanno manifestando in viale Monza: per difendere la ciclabile e per chiedere più sicurezza stradale - ha commentato l'assessore alla Sicurezza del Comune di  Milano, Marco Granelli sui social -. E lo dico con il pensiero triste rivolto a Luca e a Giacomo, due ragazzi morti in bici nelle nostre strade a distanza di 11 anni, e a tutte le vittime e i feriti per incidente stradale. In questa nostra città e in tante altre la sicurezza stradale è un'emergenza che può riguardare tutti, a partire dai pedoni, dai ciclisti, da chi in strada è più fragile", ha aggiunto.

I manifestanti fanno "scudo" ai ciclisti

Quota 10.000 multe

L'assessore ha parlato poi delle sanzioni per sosta irregolare che nel 2022 sono il 29% in più del 2021, "il segno concreto dell'impegno del Comune di Milano, della Polizia Locale, degli ausiliari della sosta, per avere più sicurezza stradale". Sull'asse ciclabile tra corso Venezia, Buenos Aires e viale Monza nel 2022 "abbiamo il 21% in più di sanzioni rispetto al 2021, raggiungeremo quota 10.000 multe, quasi 200 alla settimana - ha continuato -. In viale Monza saranno quasi 5.000 nel 2022, il 14% in più del 2021. Ma sappiamo che non basta ed è nostro obiettivo un controllo ancora maggiore e più capillare per prevenire e sanzionare comportamenti potenzialmente pericolosi. Sono sempre di più i cittadini che usano la bicicletta, in corso Buenos Aires 1 su 4 cioè 7-8.000 al giorno. Ciascuno di noi, in auto, sul furgone, in bici, sulla moto, in monopattino, a piedi, deve essere più attento, più rispettoso delle regole, avere quattro occhi e tanta attenzione - ha concluso - . Forse è il momento di decidere di far diventare la sicurezza stradale una materia obbligatoria per tutte le scuole".

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