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"Ciao Vassil, ragazzo dal cuore d'oro a Settimo Milanese"

Funerali di Vassil Facchetti, 28 anni, travolto e ucciso sabato scorso a Milano. Centinaia di amici e conoscenti in lacrime per l'ultimo saluto. Il pirata della strada si è costituito 24 ore dopo. Uno striscione appeso dagli amici: "Ciao Vassil, fai buon viaggio".

"Ciao Vassil, ragazzo dal cuore d’oro"

"Ciao Vassil, fai buon viaggio": uno striscione è stato appeso dagli amici sulla recinzione davanti alla parrocchia Santa Maria Nascente di Vighignolo a Settimo Milanese dove ieri pomeriggio si sono svolti i funerali di Vassil Facchetti, 28 anni, travolto e ucciso sabato scorso in viale Jenner a Milano. Ci sono anche firme e messaggi degli amici. Sul sagrato rose bianche, palloncini e centinaia di amici e conoscenti in lacrime per dare l’ultimo saluto ad un "ragazzo buono, dolce, capace di slanci molto belli, singolari e liberi", come lo ha ricordato nell’omelia don Paolo Rota, ex parroco di Vighignolo che ha conosciuto Vassil quando era un ragazzino.

In prima fila papà Gianni, la mamma Ornella e la sorella Elena con accanto il bambino appena nato, "avresti adorato il tuo nipotino", aggiunge il don. Vassil era nato in Bulgaria, era stato adottato da piccolo, era cresciuto a Vighignolo. Era molto conosciuto e amato per la sua sensibilità e il suo "cuore d’oro", raccontano. Sabato scorso aveva trascorso la serata con amici nella discoteca Alcatraz: alle quattro di notte si è incamminato verso la macchina restando un pochino più indietro rispetto alla comitiva, una Mercedes lo ha investito ed è fuggita. Il pirata della strada si costituirà 24 ore dopo: è Muhammad El Sharkawy, un 29enne italiano di origini nordafricane, residente a Quarto Oggiaro. "Questa morte improvvisa, violenta e ingiusta ha strappato Vassil dalla vita e dai nostri affetti – ha detto don Paolo durante l’omelia – l’obiezione che viene naturale fare a Dio è ‘come hai potuto permettere che accadesse tutto questo?’ Oggi facciamo fatica a dare un senso ma è il Vangelo a dirci ‘non sia turbato il vostro cuore, perché ci rivedremo’. Vi chiedo di stare vicino alla famiglia di Vassil perché il vuoto lasciato dalla sua scomparsa è enorme. E chiedo a Vassil, ’adesso che sei nell’abbraccio di Dio continua a volerci bene’". Il pirata della strada ha raccontato di essere fuggito perché "spaventato" dalle conseguenze, anche perché "padre di due figli". Ma poi si è sentito "troppo male" e ha deciso di ammettere le responsabilità. Roberta Rampini