Ciak si gira. Dopo la troupe per le riprese del film “Papà dice Messa” del 1995, che ha visto come scenario l’ospedale Zappatoni e quelle al parco Belvedere per la fiction sui Fratelli Benvenuto girate nel 2009, a scegliere la città di Cassano d’Adda come scenario cinematografico è ora Maria Fiscina, regista del lungometraggio liberamente tratto dal romanzo da lei firmato “A volte quando si vince, si perde”. Primo ciak delle riprese all’interno del Castello Visconteo dove la giovane fotografa Isabel, protagonista del film interpretata da Maria Fiscina, espone le sue opere alla presenza dell’assessore alla Cultura della città interpretato in una comparsa fugace da Antonio Capece che impersona di fatto se stesso. La storia è il racconto di due giovani, Isabel e Manuel, che cercheranno insieme di cambiare le vicissitudini non sempre positive della vita.
L’autrice del romanzo e regista del lungometraggio ci racconta la sua esperienza cinematografica e la scelta di Cassano d’Adda come scenario: "È una città magica per scenografie cinematografiche con le sue location storiche e paesaggistiche invidiabili che ci ha portato a decidere di contestualizzare la storia raccontata del mio romanzo". Da autrice del libro a regista del film il passo è breve: "Quando ho pubblicato il romanzo mi sono occupata di realizzare il book trailer, il mio staff mi ha voluto come interprete della protagonista femminile. Poi è arrivata la proposta del lungometraggio, ho accettato mettendomi in gioco lasciando la videocamera e la direzione per stare sul set". Per la gente del luogo c’è posto per comparsate: "Nel cast sono presenti attori provenienti dal mondo della tv e del cinema italiano come Matteo Sala, attore de La Scala, della Rai e dei principali musical italiani. Non mancheranno spazi per qualcuno del posto come comparse".
Non solo Cassano nei ciak: "Le riprese hanno avuto inizio domenica scorsa, dieci i set in programma distribuiti su Cassano d’Adda e dintorni". Una vetrina di visibilità per la città " Grazie a questa esperienza - così Antonio Capece assessore alla Cultura -. Auspico che Cassano possa divenire, in un certo senso, un palcoscenico di emozionanti avventure cinematografiche, trasformando i suoi meravigliosi paesaggi e le sue bellezze in un’affascinante tela per racconti visivi".