"Chi mi accusava è stato bocciato Ma FI deve crescere"

Migration

Giulio Gallera, ex assessore regionale al Welfare, è il primo dei non eletti nella lista di Forza Italia a Milano: nel 2018 era il recordman con 11.722 preferenze, stavolta le ha dimezzate.

"Io sono contento di questo risultato, è un segno di stima estremamente significativo: l’altra volta avevo ottenuto il 4,8% di tutte le preferenze assegnate al mio partito, ora sono al 10%. Il problema è che Forza Italia cinque anni fa era al 14%, con 14 consiglieri eletti di cui quattro a Milano; il nostro consenso si è dimezzato, questa volta eleggiamo solo sei consiglieri, e solo uno a Milano".

Le critiche alla sua gestione della pandemia l’hanno penalizzata?

"Proprio il fatto che 5.670 lombardi abbiano indicato me, che nonostante non sia più assessore da due anni sono stato l’ossessione dei candidati di centro e di sinistra, mi conferma che nel mio piccolo ho tenuto. Chi ha fatto campagna con strumentalizzazioni false è stato sonoramente bocciato: Fontana è rieletto col 55%; nel Lazio D’Amato, che era dipinto come il cavaliere bianco che ha sconfitto il Covid, ha perso, ed è scoppiata la bolla del Terzo polo che qui come là prende il 4%".

Vi ha penalizzati il boom di FdI, unico partito del centrodestra che non ha sostenuto il Governo Draghi?

"Mah, la Lega ha migliorato il risultato delle politiche, e la lista Fontana ha avuto un riscontro estremamente significativo, intercettando probabilmente anche una parte di moderati del centrodestra. Penso che come Forza Italia oggi il tema sia rilanciare i nostri valori e proposte all’interno della coalizione di centrodestra. Che sia arrivato il momento di chiudere la fase del contenimento delle perdite e di mettere in campo idee e persone per tornare a crescere". Giulia Bonezzi

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro