
Via Meravigli libera dal Pavè (Ansa/Salmoirago)
MILANO – Pavé sì o pavé no? Un comitato cittadino, attivo su Facebook, ha preso una posizione netta da anni su questo tema: “No Asfalto sulle pavimentazioni storiche” (noasfaltoit). L’ideatore del Comitato è Ivan Salvagno, che boccia la linea del Comune sulla rimozione dei masselli. “Quando ho visto che il Comune ha tolto l’asfalto da via Meravigli, mi sono detto: “Vuol dire che lo vogliono togliere ovunque“. Fino a pochi mesi fa, invece, dicevano che il pavé tolto nelle strade di periferia sarebbe stato rimesso in quello del centro storico”.
In effetti nel Piano comunale si preannuncia la rimozione dei masselli anche in via De Amicis, corso di Porta Romana, via Chiossetto, via Corridoni, oltre che in aree periferiche come via Leoncavallo al Casoretto.
“Infatti. Ho letto. Ciò conferma che la prospettiva del Comune è cambiata”.
Il sindaco Giuseppe Sala, oltre a proporre di rimuovere il pavé da via Torino, allarga il discorso, denunciando i rischi per ciclisti e automobilisti che viaggiano nelle strade con tram e masselli e rilanciando la sostituzione dei masselli con l’asfalto.
“È un ragionamento che non sta in piedi. Certo, il problema sicurezza esiste, ma si risolve nello stesso modo di quando c’è l’asfalto con le buche: si fanno lavori per ripristinare la sicurezza della strada. Quando il pavé è rovinato, sistemi quel tipo di pavimentazione. Quando c’è l’asfalto con le buche, si rifà l’asfalto. In più, bisognerebbe basarsi sui dati prima di parlare di sicurezza stradale”.
Quali dati?
“I punti degli incidenti mortali a Milano coincidono con incroci in cui c’è l’asfalto e non il pavé. Anche perché nel capoluogo lombardo ormai i masselli sono rimasti solo nel 3% delle strade, forse anche meno. Dove c’è il pavé, però, avviene un fenomeno positivo per la viabilità: il “traffic calming“”.
Che significa?
“Se percorre una strada con pavé, un automobilista diminuisce la velocità rispetto a se passasse sull’asfalto per ridurre le vibrazioni della macchina provocate dai masselli. Quindi l’auto, il mezzo più pericoloso per ciclisti e pedoni, va piano e la percentuale di rischio di incidenti si riduce notevolmente”.
C’è chi sostiene anche che dove ci sono i binari del tram i masselli si spostano di continuo ed è difficile mantenere la strada sicura...
“Falso. Il tram sta su rotaie appoggiate su traversine, che a loro volta sono appoggiate sul suolo sottostante. Il peso del tram si scarica soprattutto sotto, non nei masselli di lato”
Altra obiezione: anche dopo la manutenzione del pavé, le strade con i masselli sembrano sempre dissestate e pericolose. È così oppure no?
“È vero. Ma questo non può essere il motivo per rimuovere il pavé. Se fanno male i lavori di manutenzione stradale, la colpa non è del pavé. Lo stesso discorso, peraltro, vale anche per l’asfalto, che dura in stato accettabile per un tempo sempre più limitato. Forse, dunque, il problema è più generale e riguarda la volontà e la qualità con cui vengono fatti i lavori pubblici a Milano e non solo”.