La tempesta che si è abbattuta violenta martedì notte ha provocato soprattutto danni a strutture, con tetti e lamiere scoperchiate, e alberi che sono crollati sotto le raffiche di vento. L’emergenza è stata affrontata prima di tutto dalle forze dell’ordine, dagli agenti, dai pompieri e dalla protezione civile che ha pensato a liberare le strade e risolvere le situazioni più critiche.
A Cesano Boscone sono centinaia gli alberi caduti, i rami spezzati e volati, le foglie che hanno ricoperto strade e marciapiedi. Troppo lavoro per le sole forze dell’ordine e per l’operatore che si occupa del verde in città. A poche ore dal disastro, il vicesindaco Salvatore Gattuso ha lanciato un appello ai cittadini per chiamarli a raccolta e dare una mano. Subito circa 50 cittadini si sono fatti avanti, mettendosi a disposizione per ripulire Cesano. La protezione civile, che ha continuato per due giorni a rimuovere rami e tronchi porzionandoli con le motoseghe, ha formato le squadre di volontari che si sono messi subito al lavoro, grazie alla pianificazione del responsabile Giuseppe Di Ciaula.
"L’obiettivo - chiarisce Gattuso - è tornare presto alla normalità. I problemi più urgenti sono stati risolti, ma rimangono quelli di pulizia e sistemazione. Abbiamo chiesto la collaborazione dei cittadini: hanno risposto con entusiasmo e grande senso civico".
D’accordo anche l’assessore all’Ambiente Marco Pozza : "L’evento meteorologico è stato straordinario. Serve quindi uno sforzo altrettanto straordinario per riuscire a ripristinare i passaggi pedonali, sgomberare i tombini dalle foglie e rimuovere rami e parti di alberi. Un plauso a coloro che stanno dando la loro disponibilità, nella consapevolezza che se uniamo le forze riusciremo al più presto a risolvere tutto".
I volontari si sono armati di guanti, pale, sacchetti e si sono messi a pulire e sistemare, sempre sotto la guida della protezione civile. "La città è nostra – esprime uno dei volontari –, è giusto dare il proprio contributo per metterla a posto. Se ognuno fa una piccola parte, presto tornerà come prima".
Mentre Cesano si rimbocca le mani, Buccinasco, ha messo a disposizione l’Ufficio Anagrafe del Comune anche per i cittadini milanesi che, con urgenza, devono rinnovare il documento di identità. La tempesta ha infatti danneggiato i sistemi della sede centrale milanese dell’Anagrafe. Palazzo Marino ha annullato gli appuntamenti e chiesto aiuto ad alcuni Comuni dell’hinterland. "Abbiamo subito attivato i nostri uffici - spiega il sindaco Rino Pruiti -. Grazie alle risorse e alla loro professionalità, possiamo offrire il nostro supporto a Milano".
È vietato anche l’accesso alle aree naturalistiche di tutto il parco Agricolo del sud. Città Metropolitana ha emesso un’ordinanza per ragioni di sicurezza che riguarda tutti i parchi, boschi, oasi recintate e non recintate dei 60 comuni del Parco per un totale di 47mila ettari. Quindi chiuse le oasi come quella di Tolcinasco, Lacchiarella e quella delle cave di Basiglio. "È stato necessario interdire in via precauzionale l’accesso alle aree naturalistiche per 30 giorni, salvo proroga o revoca anticipata; il divieto si applica a zone recintate e aperte: qualsiasi responsabilità per danni a cose e persone è da imputarsi ai trasgressori del divieto. Si invita tutti i sindaci dei Comuni interessati a dare la massima diffusione e pubblicità all’ordinanza".