
Cernusco batte la concorrenza e si assicura il placet della Federazione Italiana Rugby
Cernusco sul Naviglio (Milano) – Il progetto di Cernusco ha battuto la concorrenza, 70 impianti in gara in tutta Italia, il testa a testa al fotofinish con San Benedetto del Tronto, ma è stato il salotto buono dell’hinterland ad assicurarsi il placet della Federazione Italiana Rugby, necessario per incassare i fondi del Pnrr, 3,35 milioni di euro, che si aggiungono al milione e mezzo già accantonato dalla Giunta per costruire il nuovo tempio della palla ovale in via Buonarroti. E così sarà. Ieri, Marzio Innocenti, presidente della Fir, ha presentato la struttura che sarà il leit-motiv del Milano Rugby Festival, in agenda dall’1 al 4 giugno, la più importante kermesse dedicata alla disciplina del Paese, che ha visto la luce proprio in città diciassette anni fa.
Due i paletti della nuova struttura: zero barriere architettoniche e l’elevata efficienza energetica; il campo sarà Nzeb, cioè a consumo quasi nullo. Una regola che varrà per l’intero polo, il disegno prevede anche spogliatoi, magazzino, palestra, club-house e tribuna. Non solo. Ci saranno un campo sintetico per gare ufficiali e un altro per gli allenamenti e per le partite dei più piccoli.
"Cominciando da quanto avevamo già delineato e finanziato abbiamo migliorato ulteriormente l’intervento - spiega il sindaco Ermanno Zacchetti -. È un’eredità dell’anno da Città Europea dello Sport. Allo stesso tempo viene riconosciuta la validità della proposta del Rugby Cernusco, che conta ben 400 tesserati in arrivo da tutta la Martesana e che nelle sue fila trovano un punto di riferimento sia per l’avvio al gioco che dal punto di vista della socialità e dell’inclusione". Fra il progetto di lunga gittata anche la nascita di un doposcuola a bordo campo. "Puntiamo a stringere ulteriormente il rapporto con la città. La promozione del rugby è il primo obiettivo, ma c’è anche la volontà di inaugurare un altro luogo aperto a tutti e in particolare a sinergie con realtà no-profit".
Da Cernusco partirà anche la scalata nazionale di questo sporti nel gradimento degli italiani: "È raro che un’amministrazione si assuma un impegno di questa portata - dice Innocenti -. Abbiamo scelto il Naviglio perché era l’idea migliore corredata da un impegno economico importante". Obiettivo, "vincere il Sei Nazioni".