Centrodestra, Farinet resta in pole Ma Bernardo: io pronto a correre

Il professore potrebbe sciogliere la riserva oggi o domani: è il nome preferito da Salvini e ha l’ok di FI. Il pediatra prova la rimonta: "Milano mi ha dato tanto, vorrei ricambiare. Se mi chiamano, sarei disponibile"

Migration

di Massimiliano Mingoia

Andrea Farinet resta in pole position come candidato sindaco del centrodestra e potrebbe sciogliere le ultime riserve tra oggi e domani. Luca Bernardo, intanto, prova a recuperare posizioni e dichiara di essere pronto a scendere in campo: "Milano mi ha dato tanto e, se posso darle qualcosa in cambio, lo faccio col cuore. Se mi chiamassero, io sarei disponibile".

La scelta dell’anti-Beppe Sala in vista delle elezioni comunali in programma in autunno ormai è un duello a due, a meno di sorprese dell’ultima ora. Da una parte c’è Farinet, professore dell’università Cattaneo di Castellanza e presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Dall’altra Bernardo, responsabile della Casa Pediatrica del Fatebenefratelli e direttore del dipartimento di medicina dell’infanzia e adolescenza dello stesso ospedale. Il primo parte con i favori del pronostico, perché è il nome indicato e preferito dal segretario della Lega Matteo Salvini, che venerdì scorso l’ha portato ad Arcore per farlo conoscere anche al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, il quale avrebbe espresso un via libera di massima sulla candidatura del professore che ha insegnato per 23 anni in Bocconi.

Farinet, però, non ha ancora dato la piena disponibilità a candidarsi, sembra che prima di farlo voglia parlarne con i vertici dell’Università di Castellanza e con i colleghi di Pubblicità Progresso. In caso di sì, Salvini punterà a chiudere la partita con gli alleati senza ulteriori ritardi.

I vertici di FI, come detto, gradiscono Farinet, anche se ieri qualche esponente azzurro elogiava pubblicamente Bernardo, che peraltro è il fratello di Maurizio Bernardo, già parlamentare forzista ed ex coordinatore milanese del partito. A Fratelli d’Italia, invece, Salvini non ha ancora sottoposto ufficialmente il nome del professor Farinet. Ignazio La Russa, senatore del senatore del partito di Giorgia Meloni, è cauto: "L’unica cosa che so è che non è allargando a più profili che si risolve il problema del sindaco. Aspetto che Matteo Salvini ci dica il primo nome, visto che a lui è affidata l’istruttoria. Ma solo sul primo, gli altri li vediamo insieme". Le ultime parole di La Russa si riferiscono ai nomi dei componenti della squadra che il Capitano leghista vorrebbe presentare insieme a quello del candidato sindaco. L’esponente di FdI esprime dubbi sull’ipotesi di Gabriele Albertini come candidato vicesindaco: "Non si è mai visto un vice più noto del sindaco". Dubbi condivisi anche dal parlamentare di Noi con l’Italia Maurizio Lupi, ai ferri corti con Albertini.

Il passaggio decisivo, in ogni caso, resta la scelta dell’anti-Sala: Farinet o, in rimonta, Bernardo? Il favorito resta il primo, ma visto il tormentato totosindaco nel centrodestra meglio non dare nulla di scontato. C’è persino un leghista, il presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi, che propone di riprendere in considerazione Oscar Di Montigny, il quale però ha già fatto un passo indietro.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro