LAURA LANA
Cronaca

Centri estivi, è caos a Cologno. Nuovi criteri e ritardi: metà delle famiglie rischia di non trovare posto

Pubblicate solo giovedì le graduatorie che saranno provvisorie fino a lunedì. E per i genitori che lavorano è indispensabile la dichiarazione del datore. "Va sempre peggio, nessuna indicazione su pagamento e liste d’attesa"

Centri estivi, è caos. Nuovi criteri e ritardi. Metà delle famiglie rischia di non trovare posto

Centri estivi, è caos. Nuovi criteri e ritardi. Metà delle famiglie rischia di non trovare posto

Cologno Monzese (Milano) – Cambiano criteri e modalità e la metà delle famiglie rischia di restare senza centro estivo a pochi giorni dalla fine delle scuole. È caos a Cologno, dove solo giovedì sono state pubblicate graduatorie che saranno provvisorie fino a lunedì. "Va sempre peggio: scadenze non rispettate, nessuna indicazione sul pagamento o sulle tempistiche entro cui i bimbi in lista d’attesa posso sperare di essere presi - lamenta una mamma -. Persino l’anno scorso, col Comune commissariato, il sistema ha funzionato meglio. Con il clic day almeno sapevi subito se tuo figlio era iscritto o no".

Pagamento immediato ad aprile, le famiglie non ci pensavano più. Quest’anno la giunta Zanelli ha scelto invece di comporre le graduatorie con criteri specifici per una nuova modalità di ammissione. "Chi è in lista deve presentare certificazione di lavoro o visura camerale se è libero professionista, altrimenti si vince l’esclusione dal servizio - denunciano i genitori -. Un certificato che deve sottoscrivere il datore di lavoro con carta intestata in cui si accerta che lavori lì, l’orario... Hanno impiegato 3 settimane per una graduatoria e ora in 3 giorni vogliono il documento per vedere l’azienda in cui sei addetto".

Priorità ai disabili, il punteggio maggiore va alle famiglie con entrambi i genitori lavoratori. "In questo modo si perde il valore educativo, aggregativo, sociale dei centri estivi - commenta Dania Perego, ex assessore all’Educazione e capogruppo Lega -. Tra ritardi e certificati da reperire, la scuola chiude il 5 e le famiglie non sanno ancora se i figli saranno ammessi. Oratori e campus sono già pieni, quindi rischiano di restare senza servizio".