
Centrale, lite e coltellate In manette l’aggressore
La lite poco prima di mezzanotte. Il teatro è l’area di piazza Duca d’Aosta di solito occupata da migranti e senza fissa dimora, e i due protagonisti sono proprio due frequentatori abituali di quella zona a due passi dagli ingressi dello scalo ferroviario. La discussione si fa sempre più animata, fino a quando i rivali non si armano: uno impugna un coltello di piccole dimensioni, l’altro un coccio di bottiglia. Il primo viene ferito all’orecchio, ma a sua volta sferra una serie di fendenti interrotta soltanto dal provvidenziale intervento degli agenti delle Volanti: verrà arrestato con l’accusa di tentato omicidio. L’ennesimo episodio violento che riaccende ancora una volta i riflettori sull’area della Centrale, da più di due mesi al centro di un piano di potenziamento dei controlli concordato da Viminale e Comune, è andato in scena attorno alle 23.30 di martedì.
In strada si sono fronteggiati un ventottenne di origine gambiana, con precedenti per minacce, resistenza e furto, e un trentunenne somalo, incensurato: ad avere la peggio è stato quest’ultimo, colpito a testa, torace, braccio e orecchio e trasportato in codice giallo al Fatebenefratelli; sottoposto a un intervento chirurgico, i primi bollettini medici hanno escluso il pericolo di vita. L’aggressore è stato bloccato mentre lo stava ancora colpendo da due poliziotti che stavano pattugliando la zona e che si sono subito accorti del litigio in corso: è a San Vittore, in attesa dell’udienza di convalida. Non è finita. Sì, perché qualche ora dopo, nella mattinata di ieri, i carabinieri, impegnati proprio in quei minuti in uno dei servizi ad hoc nei pressi della stazione, sono intervenuti in via Fara per verificare una segnalazione che riferiva di un ragazzo armato di una katana. In effetti, i militari hanno intercettato un ventitreenne di origine marocchina che stava minacciando con una spada ornamentale con una lama di 40 centimetri un trentenne ivoriano. Il nordafricano è stato denunciato per porto abusivo di armi o strumenti atti a offendere; la katana, di cui il ventitreenne aveva provato a disfarsi nascondendola sotto un’auto parcheggiata, è stata sequestrata.
Nicola Palma