di Andrea Gianni
Correva l’anno 1911, quando Il 26enne siciliano Nunzio Cassata sbarcò alla stazione Centrale di Milano con una piccola idea imprenditoriale e uno dei suoi aquiloni dai quali non si separava mai. L’idea era quella di importare solette per l’interno delle scarpe, vendendole a calzolai e artigiani scarpai. Da quella idea, e dalla successiva invenzione del “bianchetto“ per le scarpe, è nata una storia lunga 100 anni, arrivata fino al Quirinale. Rosa Maria Cassata, dal 1999 amministratore delegato di Nuncas, azienda di famiglia specializzata nella realizzazione e commercializzazione di prodotti per la casa, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito del Lavoro”. Un riconoscimento assegnato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a 25 personalità selezionate e nominate lo scorso 2 giugno.
Il genio imprenditoriale di Nunzio Cassata è stato trasmesso ai discendenti. Negli anni del boom economico Nuncas si afferma sviluppando una serie di prodotti innovativi: dalla pasta lavamani per tipografi al deodorante spray per gli ambienti, dal primo ammorbidente al detergente per vetri e specchi, dalla cera spray per mobili all’esclusivo detergente per materiali sintetici. Negli anni ’80, terza generazione, Rosy Cassata e il marito, Luca Manzoni, proiettano l’azienda verso il futuro, lanciando una linea di prodotti per l’igiene e la cura della persona all’insegna della naturalità. Nel 2008 inaugurano il nuovo stabilimento di Settimo Milanese, il primo stabilimento industriale italiano energeticamente autonomo e interamente ecosostenibile. Un percorso di crescita che ha portato l’azienda familiare a realizzare nel 2020 un fatturato di circa 26 milioni di euro, con una sessantina di dipendenti. "Nel 2008 siamo stati i primi a poter lavorare in un edificio in grado di produrre l’energia che consuma, stabilimento autosufficiente a livello energetico in cui realizziamo prodotti il più naturali possibile – ha spiegato Cassata in uno dei podcast realizzato da Assolombarda per raccontare le storiche imprese del territorio –. Costano di più rispetto agli altri sul mercato, ma sono il frutto di studi approfonditi voluti anche dalle nuove generazioni della nostra famiglia. L’idea portante è sempre stata quella di riuscire a realizzare prodotti efficaci, ma comunque sostenibili a livello ambientale. Ci mettiamo parecchio tempo e non siamo mai contenti: ma la gente si fida di noi, vede li risultato finale".
L’ultima tappa della storia è la cerimonia che si è tenuta mercoledì al Quirinale, con la consegna della onorificenza e le parole di Mattarella rivolte ai 25 nuovi Cavalieri del Lavoro: "Vi è bisogno di eccellenze: aiutano il Paese. Ancora di più se riescono a fare sistema. Se l’Italia intermedia - territoriale, sociale, imprenditoriale - sa colmare i vuoti, cancellare le distanze, far marciare l’innovazione, l’integrazione, la sostenibilità. È il futuro da costruire insieme. L’orizzonte comune, europeo. La Repubblica vi è riconoscente per quanto avete realizzato e per quanto continuerete a fare".