
La fondatrice Bruna Colleoni insieme al figlio Marco Pettignano (a sinistra) e ai collaboratori
Milano – La storia di “Ceba“ al mercato comunale coperto di piazza Wagner comincia con l’apertura di una salumeria nel 1994. A questa si è affiancata la gastronomia 11 anni dopo, i cui piatti vengono preparati nella cucina-laboratorio, e l’angolo con i tavolini a disposizione dei clienti per la pausa pranzo. Tutto all’interno del mercato nato nel 1929, il più antico della città.
“È come mangiare al ristorante ma in modo più pratico e veloce, scegliendo tra tante proposte”. Nel menù? Tra le specialità la parmigiana mono porzione, diversi tipi di tortini di riso, verdure fresche, lasagne per ogni palato, arancini e supplì, mondeghili (tipiche polpette milanesi) anche vegetariani, che è possibile pure portare via in un cartoccio: street food con cibi della tradizione.
Parola di Bruna Colleoni, la fondatrice, che oggi ha 74 anni ed è in pensione ma a volte torna ad affiancare il figlio Marco Pettignano, di 47, che dietro il bancone è cresciuto. “Quando ero studente, venivo sempre a dare una mano al pomeriggio. Poi ho iniziato a lavorare in ufficio ma non faceva per me”. La madre, originaria di Soncino (Cremona), è a Milano dal 1958. “Da ragazza – racconta – ho cominciato a lavorare nel commercio con i miei fratelli”. E 31 anni fa è arrivata la salumeria di Wagner, “Ceba”, dalle iniziali di tutti i fratelli Colleoni: Ernesto, Bruna e Angelo. “Nel 2008 ho ricevuto il premio europeo “Donna terziario“, un riconoscimento alle attività imprenditoriali femminili, di cui vado orgogliosa”. Oggi “ai clienti offriamo prodotti come il prosciutto crudo Sant’Ilario di Langhirano, il salame di Varzi e quello toscano, tutti i salumi dell’Alto Adige e non solo”.
“Mi piace cercare i prodotti dagli artigiani in giro per l’Italia – aggiunge il figlio Marco –: andiamo a prendere la polenta al mulino Bernasconi di Malnate e siamo stati i primi a portare a Milano la crescia sfogliata di Urbino”. Anche per il riso “ci riforniamo da aziende particolari, come Melotti o la Riserva San Massimo”. Non solo: “Tra i prodotti più apprezzati, quelli di “SiciliaTentazioni“ nei barattoli di vetro, come filetti di branzino e orata”. Ma anche “le verdure in agrodolce de “La Giardiniera di Morgan“”.
Ricerca e sperimentazione anche nella preparazione delle pietanze della gastronomia: “Le ricette sono state ideate con l’aiuto del maestro d’arte culinaria Sergio Barzetti. Ora continuiamo nel solco tracciato”, conclude Pettignano, affiancato dai collaboratori Alessandro Corbo, in cucina, e da Roberto Boccaforno e Gianni Amoruso dietro il banco.