C’è chi rimane a galla: "Grazie ai piccoli lettori che crescono con noi"

La libreria "Punta alla luna" di Milano, fondata da Francesca Beccalli, è un prezioso punto di riferimento per la comunità locale, offrendo ai bambini come Luna e Leone un rifugio di cultura e fantasia. Nonostante le sfide economiche, la libreria continua a illuminare le menti dei giovani lettori, ma il futuro rimane incerto.

C’è chi rimane a galla: "Grazie ai piccoli lettori che crescono con noi"

C’è chi rimane a galla: "Grazie ai piccoli lettori che crescono con noi"

"Il mio bambino voleva un libro sulla storia di Icaro. Allora sono passata oggi in libreria. La nostra libreria". Caterina Camardo vive nel quartiere Corvetto ed è la mamma di due bambini: Luna, di 11 anni, e Leone, di 8. Non sono dei semplici lettori. "Praticamente vivono di libri. E ben venga", in un mondo in cui è sempre più difficile scollare gli occhi (di piccoli e grandi) dagli schermi dei cellulari. La “loro“ libreria è “Punta alla luna“ di via Marochetti 27, nata nel 2017 in una zona di periferia che era rimasta senza librerie. L’ultima a gettare la spugna era stata la Feltrinelli a febbraio 2016. Prima ancora, a novembre 2014, aveva abbassato la serranda “Scaldapensieri“, per i bambini. "Perché non aprire la mia?", ha pensato Francesca Beccalli, con un passato da assistente sociale e la passione per la letteratura per l’infanzia. Così si è messa in gioco. "Questo luogo è prezioso per noi – continua Camardo – e per tantissime famiglie del quartiere. Aiuta i nostri bambini nella loro crescita, anima la zona in maniera sana. Questo è un brutto momento per le librerie indipendenti e mi auguro che davvero le istituzioni si attivino per aiutarle a restare in vita. Perché perdere luoghi come questi sarebbe un impoverimento per tutta la città". I suoi bimbi Luna e Leone erano finiti sulle pagine di cronaca quattro anni fa, in piena emergenza pandemia, perché mentre erano chiusi in casa per via delle restrizioni avevano “ordinato i libri a domicilio“, che gli erano stati consegnati da un libraio di “Punta alla luna“ in bicicletta. I due piccoli lo avevano salutato dalla finestra. Avuti i libri, incartati come fossero regali di Natale, erano stati felici nonostante le difficoltà del momento. Erano riusciti a superare i confini domestici con la fantasia, proprio grazie ai libri. E quel senso di benessere e di libertà continua anche ora, archiviato il periodo Covid, sempre leggendo.

Il sorriso e gli occhi dei piccoli che si illuminano danno forza anche ai librai in un momento di crisi. "Sono passati molti giorni – scrive la titolare Beccalli su Facebook – in cui siamo cresciuti e cambiati ma i tempi, seppur diversi, non sono migliori. Le piccole attività continuano a fare fatica, le librerie indipendenti chiudono o soccombono, eppure sono vere fucine di idee, di scambio, di relazione e di rete. Questi due bimbi lì crescono ancora con noi e siamo davvero grati di questo dono". L’auspicio è che in ogni quartiere ci siano sempre più lettori così, per dare linfa alle botteghe culturali. "Danno un senso al nostro essere luogo – continua la titolare –. Servirebbero moltitudini di bambini e famiglie che, scegliendo di frequentare le librerie, diventassero protezione dei nostri presìdi sul territorio. “Punta alla luna“ ha ancora la luce accesa ma potrebbe essere questione di tempo, per noi e per altri, a causa di spese d’affitto, colossi on line, grandi catene e fragili tutele legislative ed economiche". Nonostante tutto, continua a puntare alla luna proteggendo il suo sogno.

Marianna Vazzana