Finta fidanzata per 13 anni, truffato il pallavolista azzurro Roberto Cazzaniga

L'opposto è stato vittima di un catfish che gli ha fatto sborsare ben 700mila euro

Il pallavolista Roberto Cazzaniga

Il pallavolista Roberto Cazzaniga

In inglese si definisce "Catfish", ovvero "pesce gatto", ed è un fenomeno ben preciso: fingersi qualcuno che non si è e prendere in giro una persona, già nota o conosciuta in quel momento, utilizzando i social network. In italiano, però, il caso di cui è stato vittima Roberto Cazzaniga si definisce una vera truffa. Il pallavolista milanese, noto per aver vestito anche la maglia della Nazionale italiana di volley, per ben 13 anni è stato convinto di essere fidanzato con una ragazza che in realtà non esiste. E le ha anche fatto regali e dato soldi per un totale di 700mila euro. Altro che il "mi sono sentita sposata" di Eliana Michelazzo ai tempi dell'affaire Mark Caltagirone con Pamela Prati e Pamela Perricciolo. 

La storia

Nel 2008 Roberto Cazzaniga, opposto che ora gioca in serie B a Gioia del Colle, conosce una ragazza di nome Maya. Come? Tramite un'amica. Piccola "red flag", ovvero bandierina rossa che in criminologia segnala qualcosa di poco logico: Maya sui social network utilizzava le foto di Alessandra Ambrosio, ovvero modella di fama mondiale nonché angelo di Victoria's Secret per diversi anni. Il pallavolista però non coglie il segnale e continua a conoscere Maya sino a innamorarsene. Senza mai incontrarla. Le fa regali, anche costosi come un'auto. E le dà soldi, tanti soldi. Centinaia di migliaia di euro. E continua non incontrarla. Così come continua a non avere il minimo sospetto sulla reale esistenza di Maya. 

La scoperta

Spinto da amici e parenti, Cazzaniga dopo 13 anni di "relazione" si rivolge alla trasmissione tv Le Iene e sporge denuncia alla Guardia di finanza. La scoperta è delle più amare: Maya non solo non esiste, ma Roberto Cazzaniga è vittima anche di un raggiro da parte di un'amica e del suo fidanzato. I bonifici del pallavolista - la "fidanzata" sosteneva di doversi pagare cure sanitarie per problemi di salute - non arrivavano a Maya, bensì a una donna che viveva in Sardegna. Che ha prosciugato il conto corrente dell'innamorato. Ora la giustizia farà il proprio corso e ad occuparsi di questa vicenda sarà la magistratura.

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