MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Auto d’epoca perde una ruota, motociclista colpito e ucciso / FOTO e VIDEO

Tragedia assurda sul cavalcavia Ghisallo, la vittima aveva 39 anni

La vittima Vittorio Ramponi

Milano, 30 agosto 2017 - Nel posto sbagliato, nell’istante sbagliato. Esattamente nel momento in cui una ruota staccatasi da un’auto in corsa è rimbalzata su un new jersey per poi centrarlo in pieno facendolo cadere dalla moto. Non ha avuto scampo Vittorio Ramponi, 39 anni, nato a Milano e residente a Desio. Trasportato al Policlinico in condizioni disperate, è morto dopo un’ora e mezza di agonia.

La dinamica mette i brividi. Non sono neanche le 11 quando un’auto d’epoca, una Volkswagen Pescaccia, che percorre il cavalcavia del Ghisallo in direzione periferia, perde la ruota posteriore sinistra all’altezza di viale De Gasperi mentre è in corsa. L’automobilista, un 35enne italiano, che sta guidando l’auto intestata al papà, non può fare altro che fermarsi. Nel frattempo accade l’impensabile: la ruota schizzata via dall’auto come una scheggia impazzita fa un volo di 350 metri e cozza contro la barriera al centro della carreggiata, la quale funge da trampolino lanciandola sulla corsia opposta esattamente nel momento in cui sta passando un centauro in sella alla sua Triumph Street Triple. È Vittorio Ramponi, che viene colpito in testa, cade a terra e resta sull’asfalto privo di conoscenza. Nel mentre la ruota, dopo aver ricevuto la nuova spinta, ritorna suIla corsia da cui era partita. Immediata la richiesta di aiuto, sul posto arrivano 118 e il Radiomobile della polizia locale. Il 39enne viene portato in codice rosso al Policlinico, in fin di vita. Alle 12.27 il suo cuore smette di battere.

Sono in corso accertamenti sulla Volkswagen: finora è emerso che la macchina fosse stata controllata di recente, visto che la revisione risale allo scorso luglio. In base a quanto rilevato dai ghisa, si sarebbe sfilato il tamburo del freno posteriore sinistro, portandosi via lo pneumatico, per un’anomalia meccanica. Nei prossimi giorni la situazione si potrà chiarire ulteriormente. Restano il dolore e la rabbia per la tragedia improvvisa. Stando a quanto riportato sul suo profilo Facebook, Ramponi lavorava come consulente per l’agenzia di comunicazione Take. Tifoso del Milan, era soprattutto il tenero papà di due bambine.