MONICA AUTUNNO
Cronaca

Cassina, tramonta il sogno della Casa della salute sull’area ex Nokia: l’edificio va all’asta

L’immobile era stato preservato con l’ipotesi – ora svanita – di realizzarvi poliambulatori. La sindaca Balconi: “Decisione presa a malincuore, ma è solo un costo per la collettività”

Il bando per l’alienazione prevede fra le possibili destinazioni dell’edificio quella a centro sanitario privato

Il bando per l’alienazione prevede fra le possibili destinazioni dell’edificio quella a centro sanitario privato

Cassina de’ Pecchi (Milano) – Casa della salute sull’area ex Nokia, il sogno si arena e l’edificio va all’asta.

L’immobile, su un’area di circa 270 metri quadrati ai margini della grande area dismessa recuperata, era stato preservato negli ultimi otto anni con l’ipotesi di realizzarvi un polo pubblico con poliambulatori. Così non è stato. L’avvio della procedura d’alienazione è stata votata l’altra sera in Consiglio comunale di Cassina de’ Pecchi. Il bando arriverà a breve, rivolto a operatori di molteplici categorie merceologiche e professionali.

Sulla scelta dell’Amministrazione le critiche e gli appunti della minoranza: “Sparisce uno dei pochi interventi pubblici qualificanti del piano ex Nokia”. La sindaca Elisa Balconi: “Una scelta presa a malincuore, ma inevitabile. Anni di interlocuzioni con Asst e Ats non hanno prodotto il risultato sperato. Quell’edificio oggi è solo un costo per la collettività”. L’obiettivo muta, ma rimane. Il bando per l’alienazione, che sarà a breve pubblicato, prevede fra le possibili destinazioni dell’edificio quella a centro sanitario e diagnostico, “seppure, inevitabilmente, privato”. Spazi pubblici per i medici di base potrebbero invece essere realizzati, con i fondi introitati dall’alienazione, in via Mazzini, in locali comunali che saranno lasciati liberi, di qui a qualche anno, dalla polizia locale. In corso dibattito un lungo confronto “tecnico” sulla sdemanializzazione.

E qualche scintilla fra la sindaca Elisa Balconi e la consigliera di Cammino Comune, Raffaela Annetta. La prima ha apostrofato aspramente la consigliera dopo il suo lungo intervento, “una velina di partito che peraltro rende inutile qualsiasi discussione in aula, perché piena di bugie”. “La sindaca mi ha trattato da maleducata e impreparata - così poco dopo la consigliera -. Veramente pazzesco. Aspetto le sue scuse”. Critiche all’amministrazione da “Si può”, anche sull’economicità dell’operazione: “Da questa vendita - così Daniela Tomassetti - si introiteranno su carta circa 350mila euro. Abbiamo dei dubbi sul fatto che bastino per adeguare i locali di via Mazzini. Servono valutazioni ulteriori“. Infine Balconi: “Le valutazioni di ordine economico sono state fatte. Riteniamo doveroso risolvere una situazione ferma da troppo tempo. È una partita che va chiusa”.