Case provvisorie per chi ha bisogno Polemiche sulle regole di accesso

L’assessore D’Amico: "Far recuperare autonomia sociale". Unione inquilini: "Criteri discutibili"

Migration

di Laura Lana

I servizi abitativi transitori? Per accedere bisognerà essere valutati da un nucleo tecnico, composto ad esempio da assistenti sociali, aderire a un progetto per ritrovare l’autonomia e "superare" un certo punteggio assegnato appunto dalla commissione. L’amministrazione per i Sat, gli alloggi temporanei che rappresenteranno il 10% di ogni bando per le case popolari, ha preparato un regolamento che domani approderà in consiglio comunale. "Dopo aver messo in sicurezza il settore, ora possiamo applicare la possibilità, concessa dalla Regione, per assegnare case per un tempo determinato a persone che partecipino a un percorso per arrivare all’autonomia – spiega l’assessore alle Politiche abitative Claudio D’Amico -. In questi anni abbiamo dovuto ristabilire l’ordinarietà, vale a dire assegnazioni sulla base di graduatorie e non con criteri o modi non tracciabili e trasparenti". Per i sat bisognerà stare male, ma non malissimo. Essere in una condizione di difficoltà, ma non di fragilità estrema. "L’obiettivo è far recuperare l’autonomia sociale per ripartire, quindi la scelta è di inserire famiglie che possano avere successo e non chi ha fragilità più forti, perché per queste ultime gli strumenti saranno altri – sottolinea l’assessore ai Servizi sociali Roberta Pizzochera -. La valutazione sarà infatti su tutto il nucleo e riguarderanno anche le aspettative di adesione al programma di autonomia". Quattro gli assi portanti del regolamento: lavorativo, formazione, quadro attitudinale e connotativo. Il punteggio finale, secondo D’Amico e Pizzochera, consegnerà la foto della possibilità della famiglia di superare la situazione di bisogno.

Priorità a chi ha già intrapreso dei percorsi, punteggi specifici per la presenza di minori con disabilità, i programmi sociali potranno durare dai 6 ai 36 mesi. "Questo non è uno step per avere una casa definitiva, ma un altro percorso. Chi è più bisognoso o chi non riuscirà a rientrare nell’assegnazione dell’alloggio temporaneo potrà comunque partecipare al bando per l’edilizia pubblica", fa presente D’Amico. Scettica su questo regolamento l’Unione Inquilini. "Ancora una volta ci scontriamo con scelte amministrative che non condividiamo – commenta Marco De Guio -. Nessun altro Comune ha previsto un punteggio sulla base di valutazioni del tipo intraprendente, disponibile, scettico, non disponibile in relazione a svariate attività formative". Secondo De Guio c’è poi un problema di "contraddittorietà della proposta, che da una parte prevede interventi molto brevi e dall’altra predisposizione di programmi di medio e lungo termine, che difficilmente potranno connettersi".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro