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Case di via Vico, firmato l’accordo. Affitti calmierati per 42 famiglie: "C’è chi vive qui da oltre 60 anni"

Intesa tra la proprietà Invimit e il Sunia. Canoni ritoccati all’insù ma consentendo agli inquilini di restare

Case di via Vico, firmato l’accordo. Affitti calmierati per 42 famiglie: "C’è chi vive qui da oltre 60 anni"

di Marianna Vazzana

MILANO

"Vivo qui dalla fine degli anni ’50. Ora ho 73 anni. L’accordo trovato migliora la situazione ma l’attenzione deve restare alta soprattutto verso chi è più fragile e anziano, in una città in cui i prezzi delle case sono sempre più alti". Lo dice Stefano Dallamano, tra gli inquilini “storici“ del complesso di via Vico 1, a due passi da piazza Sant’Agostino, nato come palazzo per i dipendenti Inps e passato di proprietà a Invimit Sgr 5 anni fa. "Da un lato – spiega Raffaello Ricci, del Comitato inquilini – c’è urgenza di riqualificare l’immobile, rimasto privo di manutenzione, dall’altro non era possibile farlo senza i sufficienti introiti, considerando che i canoni di affitto non erano mai stati ritoccati". Come fare, senza allontanare dalle loro case le 42 famiglie residenti? Trovando un compromesso: è stata raggiunta un’intesa tra la proprietà Invimit e il sindacato Sunia, che consente agli inquilini, non solo anziani ma anche famiglie con bambini, di restare negli alloggi: ieri mattina a Palazzo Marino è stato siglato l’accordo integrativo, per la stipula di contratti a canone concordato. Firma di Sunia e Invimit, alla presenza dell’assessore alla Casa del Comune, Pierfrancesco Maran, e dell’assessore alla Casa del Municipio 1, Lorenzo Pacini.

Per tre anni più due, il costo sarà di 152 euro al metro quadro all’anno, mentre per sei anni più due il canone annuale sarà di 160 euro al metro quadro. La firma dei nuovi contratti di locazione avverrà entro domani per quelli scaduti il 31 dicembre 2023 ed entro il 31 marzo per gli altri. L’accordo integrativo per la stipula di contratti a canone concordato per alloggi di proprietà di enti, pubblici e privati, e grandi proprietà immobiliari, è una possibilità prevista dall’Accordo territoriale di Milano, il cui rinnovo è stato siglato lo scorso 27 luglio. È possibile applicare a questi immobili i canoni di affitto collocati all’interno della fascia di oscillazione dell’area omogenea di riferimento. "In questo modo – evidenzia Ricci –, pur aumentando i canoni per immobili che si trovano in centro, cosa che consentirà alla proprietà di attuare le manutenzioni, le quote restano “calmierate“". Ad esempio, per un alloggio di 75 metri quadri, l’affitto sarà di mille euro al mese. "Io ho 76 anni, vivo qui da quando ne avevo 10 – dice Patrizia Serra – e sono una mercante d’arte. Si è creata una bella comunità. Mi auguro che sopravviva".

"Con l’applicazione dell’accordo, le parti hanno trovato un’intesa che permetterà ai conduttori residenti negli alloggi di via Vico di rimanere in locazione", dichiara l’assessore Pierfrancesco Maran. "Abbiamo tutelato gli inquilini – commenta il segretario generale del Sunia di Milano, Carmelo Benenti – ed evitato un ulteriore aggravamento dell’emergenza abitativa. I dati del Ministero dell’Interno relativi all’anno 2022 raccontano che a Milano sono 2.142 le famiglie colpite da un provvedimento di sfratto, 2.311 da una richiesta di esecuzione e 612 quelle che lo hanno subito".