REDAZIONE MILANO

Pioltello è in piena emergenza casa, Aler senza fondi per le manutenzioni

Centinaia di famiglie sono in ginocchio per la crisi. Il Comune costretto a stanziare fondi straordinari per i casi limite di Patrizia Tossi

Un porticato interno alle case Aler di Pioltello

Pioltello (Milano), 6 novembre 2914 - Emergenza casa a Pioltello, centinaia di famiglie sono in ginocchio per la crisi. Ben 342 i nuclei familiari in attesa di un alloggio popolare, 58 le procedure di sfratto in corso e 12 gli ultimi sgomberi effettuati dall’ufficiale giudiziario. E’ una situazione ormai prossima a esplodere, soprattutto al Satellite e a Seggiano, i quartieri più colpiti dalle difficoltà economiche e dalla perdita di lavoro. E, mentre il Comune cerca di correre ai ripari con fondi straordinari destinati al problema casa, il patrimonio dell’Aler è alle corde. Una decina di anni fa erano stati stanziati, attraverso il Patto di Quartiere, 2 milioni e 600 mila euro per la manutenzione straordinaria degli edifici delle torri di via Nenni e via La Malfa, mentre nel 2007 era prevista la costruzione di una nuova palazzina per un valore di circa 4 milioni e 158 mila euro. «Il cantiere di via Roma è fermo da anni –racconta l’assessore alle politiche sociali, Andrea Galimberti-, così come altri otto interventi in tutta la Lombardia. Il turnover degli appartamenti dell’Aler è bloccato, non riusciamo ad avere nuovi alloggi da mettere a disposizione delle famiglie».

L’assessore alle Politiche sociali, Andrea Galimberti

Sono 10 gli appartamenti vuoti, «ma Aler non ci consegna le chiavi per motivi legati alla ristrutturazione e la messa a norma degli alloggi. In realtà, il sospetto è che Aler stia puntando a dismettere il patrimonio immobiliare e, quando gli appartamenti si liberano, cerca di non riassegnarli». La situazione è pesantissima. «A Pioltello ci sono sfratti continui –dice Galimberti-, noi siamo costretti a correre ai ripari con interventi tampone, come il ricorso alle comunità alloggio per le mamme con i minori e le strutture alberghiere in casi di emergenza. La legge ci obbliga a farlo, i costi sono alti e non riusciamo a risolvere il problema in modo definitivo”. Quest’anno il Comune ha stanziato 60 mila euro per finanziare forme di sostegno all’affitto e dare contributi economici alle famiglie in difficoltà. Un alloggio di emergenza per un nucleo familiare costa 70 euro al giorno.

«La situazione di stallo in cui si trovano le case Aler stanno creando problemi a cascata –continua Galimberti-. Abbiamo famiglie di 5 persone che vivono in un bilocale e non possiamo riassegnare un altro alloggio perché, ogni volta che un contratto viene disdetto, Aler chiede la consegna delle chiavi per ristrutturare gli alloggi. E’ una condizione insostenibile per le famiglie, messe alle strette dagli sfratti, dai problemi economici e dalla perdita del lavoro». Sono 311 gli alloggi Aler, mentre le case di proprietà comunale sono 127, di ci 26 sono minialloggi per gli anziani e le categorie svantaggiate. «Da soli non ce la possiamo fare –aggiunge Galimberti-, per questo sto lavorando per creare una rete di enti e associazioni che si uniscano per dare risposte efficaci alle persone in difficoltà». Nel 2013 sono stati assegnati 8 appartamenti pubblici e solo uno nel 2014.